Il Banco torna alla vittoria: Betaland battuta per 92-63

La Dinamo si aggiudica il derby delle isole battendo la Betaland per 92-63.

Una Dinamo bella e cinica, determinata e aggressiva: il Banco di coach Federico Pasquini oggi si è mostrata di fronte alla sua gente in tutto il suo spolvero, con una cattiveria e una fame come forse non si era ancora vista nella regular season. Una squadra unita e coesa, che lotta insieme verso un unico obiettivo chiamato playoff: la scintilla si accende fin dai primi minuti, con i primi punti a portare la firma di Matteo Formenti, simbolo di quello zoccolo duro italiano che lotta e ci crede, dando sempre il massimo. I giganti mettono a segno un ottimo primo quarto, con un grande Alexander (25-18), nel secondo  però perdono un po’ di intensità e permettono all’Orlandina, guidata da un grande Boatright (18 pt), di riportarsi in partita e chiudere il primo tempo avanti di un possesso. Al rientro dall’intervallo Logan e compagni restano li, senza mollare e trovano il break che gli permette di chiudere il match in avvio di quarta frazione quando il Professore sigla il +20.

Tre gli uomini in doppia cifra del Banco: David Logan, autore di 20 punti,  3 rimbalzi, 4 palle recuperate e 7 assist con un totale 28 di valutazione, Joe Alexander a segno con 23 pt, 3 rb e 2 stoppate, e Rok Stipcevic  a referto con 13 punti, 2 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti. Interessanti i dati che coinvolgono gli italiani: a partire da Matteo Formenti in quintetto, autore di diverse capriole per recuperare palloni impossibili,  i 5 falli subiti e i 4 rimbalzi di Brian Sacchetti, il 21 di plus minus di Jack Devecchi.

Coach Federico Pasquini manda in campo Logan, Formenti, Akognon, Varnado e Kadji, coach Di Carlo risponde con Laquintana, Boatright, Bowers, Jasaitis e Oriakhi. È una Dinamo concentrata agguerrita quella che scende in campo e lo si vede sin dalle prime azioni: i primi punti portano la firma di Matteo Formenti, che mette la bomba della nuova era Pasquini. Gli ospiti si fanno sotto con Jasaitis. Punto a punto tra i lunghi di ambo le squadre, è Akognon però a firmare il primo break sassarese aiutato da Kadji ( 13-87). Rotazione completa di uomini per coach Pasquini, i giganti si sbucciano le ginocchia e lottano su ogni pallone: il canestro è grande e il vantaggio diventa di 9 punti, complice l’ingresso in campo di Alexander. Laquintana chiude il primo quarto 25-18. Nella seconda frazione i siciliani si riportano in partita, condotti da Boatright: è un parziale di 12-2 a siglare il -1 degli ospiti (33-32). La sfida diventa punto a punto, bomba di Formenti, risponde Basile con la stessa moneta: sono i due liberi di Boatright a fissare il punteggio dell’intervallo lungo sul 40-42. All’inizio del secondo tempo i giganti si riportano in parità con un parziale di 7-3: Stipcevic e Logan conducono i padroni di casa  fino al +5 (52-47). Mini break siciliano con 4 punti di Nicevic: il Professor Logan ricaccia indietro gli avversari bombardando dall’arco. Stipcevic e Brian si uniscono alla causa, la tripla di Alexander firma il +10 che chiude al 30’ (67-57). L’ultimo quarto si apre con un break biancoblu del duo Stipcevic-Alexander: la bomba di Logan sigla il vantaggio di 20 punti. Al PalaSerradimigni finisce 92-63.

Ad aprire la sala stampa il coach dell’Orlandina Basket Gennaro Di Carlo: “Come avevo detto nella presentazione della gara, Sassari ha delle individualità tra le migliori del campionato e la partita di stasera lo ha dimostrato. Avevo detto anche che per impensierire Sassari occorreva fare una straordinaria prestazione difensiva e anche qui i fatti hanno confermato. Credo che l’Orlandina stasera abbia giocato molto bene i primi due quarti ma per battere una squadra del livello di Sassari ci occorre qualcos’altro, dobbiamo lavorare ancora per migliorare e riuscire ad affrontare partite toste come questa. Nel secondo tempo la Dinamo ha tirato fuori le sue straordinarie caratteristiche atletiche e difensive, ottenendo un’aggressività di altissimo livello. Portiamo a casa 20 minuti ben giocati, alla pari con la Dinamo e su questo lavoreremo, cercando di fare bene nelle prossime sei gare per ottenere la salvezza”.

Il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini commenta così la gara: “Nei primi venti minuti ogni volta che facevamo qualcosa di buono subivamo qualcosa da Capo d’Orlando, come il canestro di Laquintana o la rimessa a sei secondi dalla fine con Boatright che segna da tre o il rimbalzo offensivo di Basile che è andato a canestro. Nel secondo tempo ho visto la squadra che vedo ogni giorno in allenamento, sono molto contento di averli visti tutti pronti a buttarsi per terra, giocatori che, sebbene non siano grandi difensori, hanno dato qualcosa in più, con un grande spirito di collaborazione. Non sono un mago, quello che si è visto stasera è qualcosa che è partito dai giocatori che ogni giorno fanno qualcosa di positivo. Non dobbiamo guardare il passato perché ci facciamo del male, soprattutto in una stagione come questa in cui è successo di tutto.  Non credo che ci siamo tolti la scimmia dopo una gara vinta ma credo che una partita così ci farà tornare in palestra martedì con una energia incredibile. Ora dobbiamo sfruttare questa vittoria di 30 per essere ancora più arrabbiati con noi stessi e lavorare a fondo su dettagli importanti. La prossima sfida sarà Trento, non credo sarà la gara decisiva ma sicuramente un bel test perché giochiamo con una squadra che con il doppio impegno campionato-Europa ha dei momenti di up&down. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare questo e a reggere l’impressionante energia che mettono tutti in campo”.

Il play biancoblu Rok Stipcevic: “Sapevano che non avremmo potuto decidere la partita nel primo quarto, che dovevamo essere tranquilli e pazienti ma determinati a portare la massima energia. Nel terzo quarto abbiamo alzato il livello di intensità, sapendo che Capo d’Orlando è una squadra in grado di vincere con chiunque. Abbiamo portato in campo una difesa aggressiva e di grande intensità, perché a casa si gioca così. Quando si difende bene è più facile anche giocare in attacco, perché si trovano più soluzioni, e nel secondo tempo è stato così. Dopo questa vittoria, felici ma con i piedi ben piantati per terra,  continuiamo a lavorare bene come abbiamo fatto nelle ultime due settimane e spero che proseguiremo così. Oggi abbiamo dimostrato che squadra siamo, e lo dovremo fare in ognuna delle prossime gare. Se davvero vogliamo fare qualcosa di buono ci vuole voglia e cuore, altrimenti anche gli schemi migliori del mondo non servono a niente.

Dinamo Banco di Sardegna 92 – Capo d’Orlando 63
Parziali: 25-18; 15-24; 27-15; 25-6.
Progressivi:  25-18; 40-42; 67-57; 92-63.

21 Marzo 2016