Gennaio: niente male come anteprima elettorale

Non ho mai giocato la schedina o vinto alle scommesse sia perché la fortuna mi ha arriso troppo sporadicamente e sempre su vicende di scarso rilievo, sia perché non reputavo di poter sperperare i pochi soldi lavorati con sacrificio in attività ludiche destabilizzanti. Dopo le dimissioni del Governo tecnico di Mario Monti e le opportunità di assistere quotidianamente ai commenti del popolo di facebook, agli interventi sulla stampa o alle notizie dei TG televisivi sulla ridiscesa in campo dell’ex presidente Berlusconi al fine di salvare l’Italia dalla inevitabile catastrofica conquista dei comunisti, avevo ritenuto necessario ponderare le emozioni istintive derivanti dalla carica dirompente con cui si presentava il il capo del Pdl.

Un inizio da vero “carro armato”. Presente a Porta a Porta da Bruno Vesta, ospite da Barbara Durso, ancella in domo sua, il Cavaliere è stato anche da Giletti (L’Arena su Rai1) in un braccio di ferro esasperato, ma vincente, oltreché nella tana dei lupi Santoro, Saviano e il vignettista Vauro, dove è emersa tutta la sua verve comunicativa, la sua puntigliosa capacità di ribattere punto su punto alle accuse su quanto non fatto dal suo Governo sino a rigettare ogni colpa al Governo del Professore. Un periodo di grande impegno anche per un uomo dalla tempra indefessa come il Cavaliere, consapevole di dover combattere su tanti fronti: l’onnipresenza, la propaganda, i sondaggi e la rimonta, le candidature e le liste: su queste ultime si è preso tutto il tempo disponibile, analizzandole, correggendo, sostituendo d’imperio l’ordine dei candidati: a garanzia della massima certezza elettorale per quanti lo hanno supportato e gli sono stati sempre vicino.

Altra attenzione ha riservato all’andamento dei sondaggi, al recupero del gap su cui ha sempre dimostrato non solo fiducia ma addirittura tracotante certezza. Dopo pochi giorni dal ritorno del “guerriero” si annuncia un recupero di alcuni punti percentuale, poi ancora altri fino a sancire il quasi riaggancio : “siamo ad un soffio dalla sinistra. Il Prof, al contrario, viene abbandonato anche dagli sponsor”. Resto dell’avviso che se gli apparentamenti del Pd con Monti possono creare orientamenti destabilizzanti tra le forze della sinistra, qualche perplessità potrebbe derivare dal sondaggio diffuso dai sostenitori del Cavaliere: il sondaggio SpinCon darebbe il Pdl vicino al Pd e la Coalizione del Centrodestra col fiato sul collo della Coalizione di Centrosinistra. La rimonta sarebbe stata quasi raggiunta già alla data del 22 Gennaio. Si può credere che il Pd, di questo passo venga scavalcato totalmente dal Pdl senza la Lega?

Mentre il Centrosinistra continua la sua marcia verso la fatidica data del 24-25 febbraio, senza eccessivi scossoni, magari permettendosi il lusso di chiudere le porte in faccia l’altro ieri a Di Pietro, oggi a Ingroia, domani a Vendola, i partiti del Centrodestra continuano imperterriti a battere la linea dettata dal Presidente Berlusconi. Nell’ambito dei contrassegni presentati, gli uffici del Viminale si sono sobbarcati una mole di lavoro non indifferente: ben 219 i contrassegni esaminati di cui 16 sono stati respinti per carenza di documentazione e 34 sono stati “ricusati”. Le motivazioni dei respingimenti sono piuttosto varie e diventa talvolta un po’ difficile comprenderne la ragione. Comprensibile che vengano bollati simboli nuovi che spudoratamente ricalcano simboli già esistenti e consolidati. Meno appariscenti le motivazioni della eliminazione di movimenti senza rappresentanza in parlamento per la presentazione di simboli del tutto taroccati.

La commissione ha cassato ad esempio le taroccature dei contrassegni delle formazioni politiche che sostengono Monti e Ingroia, o dei neonati Fratelli d’Italia. Tralasciando le palesi imitazioni i soli motivi di esclusione dovrebbero essere l’illegalità e la volgarità: non sono ammesse parolacce o insulti. Per restare nell’ambito delle curiosità va detto che sono stati accettati il simbolo “Movimento Bunga Bunga”, “Dimezziamo lo stipendio ai politici”, “Recupero maltolto”, “Fuoritutti”, e anche “”Io  non voto”. Tra i simboli esclusi “Forza Evasori” e “Noi consumatori – Liberi da Equitalia”.

21 Gennaio 2013