Di Nolfo: «Dallo sportello del rumore allo lo Sportello Comunale della Musica»

All’indomani della riapertura dello Sportello del rumore, l'ex consigliere comunale e candidato nella lista Sinistra in Comune, risponde alzando la voce: "È giunto il momento di dire basta ad atteggiamenti terroristici nei confronti della categoria dei musicisti, degli artisti e degli imprenditori del settore dell’intrattenimento".

All’indomani della riapertura dello Sportello del rumore Valdo Di Nolfo, già consigliere comunale e candidato nella lista Sinistra in Comune, risponde alzando la voce: “È giunto il momento di dire basta ad atteggiamenti terroristici nei confronti della categoria dei musicisti, degli artisti e degli imprenditori del settore dell’intrattenimento. La normativa è chiara, fornisce delle prescrizioni a maglie strette che ovviamente tutti gli operatori del settore seguono già nel momento di inizio dell’attività” spiega Di Nolfo, che avanza la sua proposta: “Superare lo sportello del rumore, attività gestita da volontari e ospitata negli uffici comunali, per arrivare allo Sportello Comunale della Musica: un luogo di sostegno alle attività culturali, in cui gli operatori culturali ed economici avranno a disposizione personale dell’amministrazione comunale formato per indicare la strada normativa per la creazione di attività musicali e di intrattenimento”.

Uno strumento volto a far conoscere e rispettare le regole, utile a tutti gli operatori del settore: “Lo Sportello della Musica continuerà a fare “azione di informazione sulle norme e i regolamenti vigenti e un’opera di sensibilizzazione al rispetto” ma a contrario del passato a dirigere tali attività sarà l’ente pubblico. Ringraziamo chi fino ad oggi ha seguito l’attività dello sportello ma da domani d’accordo con il sindaco Mario Bruno si cambia passo. Non solo, l’obiettivo è quello di arrivare a dare questo servizio 12 mesi l’anno”.

Una funzione, quella della musica, che non si limita all’intrattenimento: “La musica è cultura – conclude Di Nolfo – è crescita sociale e non rumore: questo è il concetto alla base del provvedimento. L’unico rumore assordante nella società contemporanea è il silenzio del disagio sociale che può e deve essere combattuto anche attraverso la musica e la condivisione di momenti di spensieratezza”. Ed è anche per questo motivo che nell’idea di Di Nolfo e Bruno c’è un importante progetto di sensibilizzazione all’ascolto di musica da parte delle nuove generazioni, a partire dalle scuole.

10 Giugno 2019