«I consiglieri comunali del Pd si mettano a disposizione del sindaco»

Nicola Sanna li invita ad avere fiducia nel loro primo cittadino.

«E’ in corso una trattativa gestita dai segretari cittadino e provinciale del partito democratico che, sino a questo momento, è apparsa procedere su un canale di assoluta distensione. Oggi, però, ci si pone il dubbio se chi partecipa alle trattative sia effettivamente rappresentativo di una parte del gruppo del Pd in consiglio comunale, perché è proprio quest’ultimo che, dopo aver fatto appello agli organismi dirigenti del Pd, li smentisce e li sconfessa con queste azioni irresponsabili». Sono le parole del sindaco Nicola Sanna all’indomani del consiglio comunale che ha visto scegliere un nuovo capitano della compagna barracellare, diverso da quello che la stessa assemblea dei barracelli aveva democraticamente scelto a novembre scorso.

«A me sembra che – riprende il primo cittadino – chi in consiglio fa questa ridicola battaglia assomigli tanto a quei soldati giapponesi che, nonostante i loro capi di Stato avessero firmato la pace, continuavano a combattere una guerra che ormai era finita». «Questi consiglieri del Pd che con il voto di ieri vogliono determinare un danno all’azione amministrativa, avevano chiesto che fosse il partito, a seguito del congresso, a gestire la trattativa – dice ancora Nicola Sanna – e alla prima riunione di gruppo di gennaio avevano fatto partecipare anche il segretario cittadino. Pochi giorni dopo sono usciti con un documento assolutamente fuori luogo e inappropriato, chiedendo condivisione sui temi programmatici. «Poi hanno chiesto che si aspettasse la composizione delle segreterie per fare delle proposte ma ancora non è venuta fuori alcuna loro posizione sulla ricomposizione della giunta, se non un generico e dannoso azzeramento irrispettoso delle prerogative del sindaco».

«Come sindaco – spiega ancora il primo cittadino di Sassari – negli ultimi 60 giorni ho convocato cinque riunioni di maggioranza per parlare degli aspetti programmatici e dei problemi che riguardano la città. Questo gruppo di consiglieri non partecipa e quando lo fa dichiara di essere lì come osservatore e non si esprime sul merito questioni: dal bilancio alle modifiche alla ztl, dal bilancio di previsione ai regolamenti sulla partecipazione democratica e uso del patrimonio, sino alla pratica del comandante dei barracelli. Un processo di condivisione al quale questi consiglieri non hanno voluto partecipare. Da una parte si chiede condivisione e dall’altra non si partecipa ai lavori, a differenza di tutte le altre forze politiche di maggioranza che presenziano con spirito dialettico e costruttivo».

«Il Pd ha sei suoi rappresentanti tra assessori e presidenza del consiglio comunale. Deve essere il partito al suo interno a trovare la quadra – dice ancora Nicola Sanna – e tramite il sindaco concertarlo con il resto della maggioranza. Io ho dato loro un foglio bianco sul quale hanno ampia libertà di scrivere i nomi che vogliono, se solo sono concordati tra tutte le anime del Pd. Ma ancora non è arrivata alcuna proposta». Quindi un plauso agli assessori: «Ai componenti Pd della giunta ho sempre detto di mantenere la valigia sotto braccio, stanno lavorando benissimo e continueranno a farlo al servizio della cittadinanza. Al primo posto – sottolinea il sindaco di Sassari – abbiamo messo da subito i bisogni della nostra città perché sono queste le priorità, e vogliamo andare avanti. Basta con questi documenti e messaggi contraddittori che vengono inviati da una parte dei consiglieri comunali Pd: vengano finalmente allo scoperto, si mettano a disposizione del sindaco e quindi della città alla quale avevano detto che avrebbero sostenuto Nicola Sanna Sindaco ed il suo programma».

4 Marzo 2015