Conoci, “Serve fermare il declino della sanità algherese”

Intervento del candidato del centro-destra sardista, autonomista e civica Mario Conoci

“E’ evidente che negli ultimi anni è stato attuato un tentativo in larga parte riuscito di depotenziare la sanità di Alghero”.  E’ il giudizio del candidato del centro-destra sardista, autonomista e civica Mario Conoci. “Insieme al nuovo governo regionale, tuttavia, riusciremo ad arrestare il processo di dequalificazione della sanità algherese. Nell’ambito della riforma del sistema sanitario regionale varata dalla precedente amministrazione regionale, Alghero è stata, infatti, relegata ad un ruolo marginale anche a causa del complice silenzio del Sindaco Bruno. Aveva  promesso agli algheresi un nuovo ospedale e, invece, non è stato capace neanche “di tenere” in efficienza il vecchio. Un silenzio che ha permesso che ad Alghero venisse negato il 1° livello ed a località più piccole e vicine al capoluogo sardo di ottenerlo. E’ emblematico il caso dei locali e attrezzature pronte da tempo presso l’ospedale civile di Alghero per ospitare i nuovi reparti di Terapia intensiva cardiologica ed endoscopia, con i servizi che, invece, non decollano”.

“Il servizio di terapia intensiva cardiologica ad oggi non è ancora partito ed il laboratorio analisi continua ad essere ospitato in locali non adeguati. Mentre endoscopia, recentemente trasferita presso i nuovi locali, non può contare sul servizio di anestesia privando gli utenti della possibilità di effettuare due esami molto invasi come la gastroscopia e la colonscopia in sedazione, con liste d’attesa, peraltro, chilometriche. Solo per citare alcuni esempi. Alghero, con una popolazione estiva di circa 100 mila presenze, è da tempo oggetto di una declassificazione sulla quale il Sindaco Bruno non ha pensato di “muovere un dito”. Con la conseguenza che il nostro presidio ospedaliero rischia addirittura la stessa qualificazione di ospedale di base. Abbiamo assistito, infatti, al depauperamento di tradizionali eccellenze in grado di servire in modo efficace bacini di utenza molto ampi. Fra queste si può menzionare il Punto nascita che rischia di essere chiuso e l’ospedale marino, fino a 8 anni fa una delle eccellenze della sanità sarda, oramai abbandonato a se stesso”.

“A ciò si aggiunge la carenza di pediatri di libera scelta e la situazione  del Centro di Salute Mentale e del Serd, privati di molte delle necessarie professionalità oltre che di spazi idonei per esercitare funzioni così delicate. L’elenco potrebbe continuare con i gravissimi problemi che affliggono i reparti di Medicina, Chirurgia, Otorino e Urologia. Insomma, un quadro desolante che abbiamo il dovere di cambiare e che cambieremo lavorando insieme al Governatore Solinas, al Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais e al l’assessore alla sanità Mario Nieddu, che ha già visitato per due volte le strutture e le professionalità della nostra sanità, per restituire agli algheresi il diritto di potersi curare. Il diritto di poter ricevere un adeguata assistenza sanitaria senza doversi recare in lontane strutture ospedaliere regionali o addirittura fuori dalla Sardegna” – chiude Conoci.

12 Giugno 2019