Aula Magna stracolma per la “60ª Giornata del Medico”

E' stata la prima volta di Francesco Scanu, neo presidente dell'Ordine, a cui è spettato il discorso inaugurale

Sabato l’aula magna dell’Università non è bastata a contenere i partecipanti alla sessantesima Giornata del Medico. E’ stata la prima volta di Francesco Scanu, neo presidente dell’Ordine, a cui è spettato il discorso inaugurale. Scanu ha rivolto un commosso e affettuoso saluto ad Agostino Sussarellu, per 15 anni presidente dell’Ordine, “che ci ha sempre accompagnato nei nostri compiti con serenità e la compostezza che lo hanno sempre contraddistinto, lasciandoci una testimonianza e un patrimonio di insegnamenti che costituiscono parte essenziale della dote ideale del medico”.

Ma Francesco Scanu si è soffermato sopratutto sui giovani medici che hanno giurato. “Non è solo una cerimonia, ma è la promessa solenne con cui i giovani colleghi impegnano se stessi a un giuramento sacro e inviolabile: la costante difesa di diritti umani, della salute, della libertà di cura, della protezione sanitaria dei poveri quanto quella dei ricchi” ha detto il presidente dell’Ordine dei medici.

“Sotto la spinta dei progressi scientifici la medicina muta, e altrettanto potenti sono i cambiamenti della sanità, perchè cambiano le prospettive nella domanda di cura e nell’offerta di servizi: è necessario, quindi, un forte richiamo al rispetto dei principi etici e deontologici, e i medici dovranno essere sempre più attenti e accurati, migliorando sempre il rapporto medico-paziente e la qualità delle prestazioni” ha aggiunto Francesco Scanu.

Nel suo intervento il presidente dell’Ordine dei medici non ha tralasciato le riforme sanitarie in corso, e si è detto fortemente preoccupato dei tagli ventilati per la ricaduta negativa sui livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie, che ridurrebbero i principi di equità e universalismo di servizi.

“Dobbiamo puntare al riassetto riorganizzativo e funzionale dell’assistenza primaria, con un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, secondo una logica di rete, che consenta la presa in carico globale del paziente: bene le macro aree ma insieme le Aft e le Uccp, case della salute, hospice, perchè la popolazione sanitaria è anziana e necessita nuovi livelli di assistenza” ha detto Francesco Scanu.

Anche il presidente della Commissione degli odontoiatri, Antonio Pinna, ha battuto sul ruolo dei dentisti al servizio dei pazienti, e sulla necessita di operare sempre secondo coscienza, ascoltando il paziente e formulando per lui un piano di cure che ne rispetti possibilità ed esigenze.

Alberto Porcu ha portato il saluto del Rettore e dell’Università, mentre Paolo Castiglia ha introdotto la Lectio magistralis del professor Giovanni Fadda, su “Il microbiota intestinale: un organo importante per la salute dell’uomo”.

Grande commozione per la consegna delle benemerenze ad Antonella Fois e Marco Mannazzu, i due medici che si sono distinti per il coraggio, per il senso del dovere e per l’attaccamento ai valori deontologici, dimostrati con un ammirevole comportamento in occasione  dell’“Emergenza Ebola”,verificatasi a Sassari nel maggio scorso, occasione nella quale hanno anteposto la salute pubblica al rischio personale, in maniera eccellente tanto da gestire l’emergenza in modo migliore ad altri ospedali molto più importanti. Medaglie di benemerenza anche per gli 11 medici che hanno compiuto 50 anni di laurea : Gianfranco Becciu, Giulio Cesare Canalis, Antonello Chelo, Maria Silvana Diana, Antonio Farris, bartolomeo Fiori, Piero Mameli, Vincenzo Manca, Giancarlo Nivoli, Antonio Sanna e Alfonso Ignazio Scanu.

Il sigillo dell’Ordine è stato invece consegnato a Peppino Masala, indicato all’unanimità dal Consiglio dell’Ordine perchè, come ha motivato il vice presidente Alessandro Arru prima della consegna dell’onorificenza” simbolo del volontariato, da sempre impegnato nella tutela dei deboli e degli indifesi, fondatore dell’associazione “La Sorgente” e del Polisoccorso di Alghero”

Infine, il tanto atteso Giuramento deontologico e la consegna della pergamena per i giovani medici, neo iscritti all’Ordine, 76 all’albo dei medici chirurghi e 11 all’albo odontoiatri. Il giuramento è stato letto da Silvia Gaito e Alessandro Arru, i laureati più giovani.  Prima del giuramento l’introduzione di Carla Fundoni, che ha rimarcato le difficoltà e l’impegno che li attendono nel loro percorso, senza mai dimenticare, però, che fare il medico è la professione più bella del mondo.

25 Ottobre 2015