Alghero, nuovi sigilli allo stabilimento A-Mare in zona Calabona

A disporre il sequestro, in attesa della verifica delle nuove autorizzazioni, è stata la Procura di Sassari

Di nuovo i sigilli alla struttura balneare del Beach Club A-Mare in località Calabona ad Alghero. Questa mattina i carabinieri del Tpc (Tutela Patrimonio Culturale) di Cagliari, Nipaf (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) di Sassari, Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Sassari, unitamente ai militari della compagnia dei carabinieri di Alghero e agli uomini del Nucleo elicotteri, hanno interrotto i lavori degli operai che procedevano al montaggio di un pontile galleggiante in legno che la società proprietaria dello stabilimento aveva iniziato a installare proprio nei giorni scorsi, sicura della concessione demaniale rilasciata dalla Regione Sardegna. A disporre il sequestro, in attesa della verifica delle nuove autorizzazioni, è stata la Procura di Sassari.

Lo stabilimento era già finito sotto inchiesta lo scorso anno. La struttura era stata sequestrata nell’estate del 2024 poco dopo l’inaugurazione, quando il Comune aveva revocato le autorizzazioni. Il Tar, tuttavia, aveva sospeso il provvedimento e fissato l’udienza in programma il 25 maggio 2025. Nel frattempo però era intervenuta la Procura con un’inchiesta per presunti abusi edilizi. Oggi, poco dopo le 10, il nuovo blitz che ha portato ancora i sigilli.

16 Maggio 2025