Alghero, Guardia Costiera sequestra 7mila oloturie

I militari della Guardia Costiera di Alghero con il supporto della locale Compagnia Barracellare, hanno effettuato un’operazione volta a scongiurare la pesca e commercializzazione indiscriminata di Oloturie, meglio conosciute come “cetrioli di mare”

Durante la notte del 13 maggio scorso, i militari della Guardia Costiera di Alghero con il supporto della locale Compagnia Barracellare, hanno effettuato un’operazione volta a scongiurare la pesca e commercializzazione indiscriminata di Oloturie (Holothuroidea), meglio conosciute come “cetrioli di mare”. In particolare, a valle di un’apposita attività investigativa, i militari dopo aver individuato un sito, appositamente predisposto per la trattazione volta all’essiccamento, hanno proceduto al sequestro di circa 7.000 esemplari di Oloturie e di tutta l’attrezzatura necessaria alla lavorazione propedeutica alla successiva illecita commercializzazione.

La pesca della specie ittica in questione, appartenente alla classe degli echinodermi, è stata vietata con Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 07.01.2022 n. 681269. Il motivo del divieto è legato al
positivo ruolo delle oloturie nella produttività dell’ecosistema marino e delle altre risorse biologiche del mare, in ragione della forte interdipendenza esistente tra gli organismi marini e del ruolo svolto da ciascuno di essi. Infatti, la pesca indiscriminata della oloturia potrebbe causare gravi e irreparabili danni all’ecosistema marino, nonché una conseguente diminuzione della biodiversità ed alterazione degli equilibri ecologici.

Il fenomeno della cattura di oloturie è legato all’elevata richiesta da parte dei mercati asiatici, nei quali questa specie è utilizzata per finalità cosmetiche oltre che alimentari. I responsabili sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica in quanto, con la condotta posta in essere, si sono resi responsabili di reati contro l’ambiente. Rimane sempre alta l’attenzione della Guardia Costiera di Alghero nei confronti del contrasto alla pesca di frodo. I militari, infatti, sotto il coordinamento del 15° CCAP della Direzione Marittima di Olbia, esercitano una continua attività di vigilanza mirata al contrasto delle attività illecite in materia di pesca ed alla tutela della salute dei consumatori, dell’ambiente marino e costiero e della risorsa ittica.

4 Giugno 2022