Salis: “Alleanza Pd-Forza Italia impercorribile”

L'analisi del voto nel Partito Democratico, il segretario: libertà di coscienza al ballottaggio

L’assemblea del Partito Democratico di Alghero ha analizzato il risultato elettorale delle scorse europee e amministrative. Con le Europee il Pd Algherese ha dato un contributo al risultato nazionale e regionale e all’elezione di Renato Soru al quale consegniamo il mandato a costruire un’Europa dei popoli, delle regioni, del Mediterraneo. Alghero si candida a sostenere questo lavoro con i suoi legami catalani e con la sua capacità di città aperta, forte della sua cultura e della sua identità senza confini.
Al amministrative il Partito Democratico ha subito una dolorosa separazione per l’uscita di alcuni dirigenti che si sono candidati in una lista alternativa e con un altro candidato sindaco. Tuttavia i 3600 voti ottenuti sono solo alcune centinaia in meno rispetto a quelli ottenuti solo due anni fa con il sindaco Lubrano e il partito unito e rappresentano dunque un risultato importante e da consolidare. Ai due eletti Daga e Pirisi andrà il compito di rappresentare il Pd in consiglio comunale e il mandato al quale il PD guarda per proporre il suo progetto per la città come ha fatto in campagna elettorale.
Il risultato del Pd non é stato sufficiente ad arrivare al ballottaggio anche per la rottura del centrosinistra in più parti e ora occorre decidere quale governo dare alla città di Alghero senza guardare indietro ma solo pensando al futuro.
Per il Pd occorre perseguire la via maestra della politica, e sarebbe una sottovalutazione non farlo con convinzione, la strada fatta di programmi e alleanze alla luce del sole
In questa direzione l’ipotesi di una alleanza con il partito di FI, sollevata da alcuni media non é assolutamente all’ordine del giorno ed é assolutamente impercorribile per il Pd.

I cittadini di Alghero, non trovando il simbolo del Pd, nella scheda del ballottaggio sceglieranno secondo coscienza il progetto che i candidati rappresentano e non ci sono dubbi sulla posizione che i democratici possono assumere guardando alla responsabilità che il 40% delle europee ha dato al partitoyy guidato da Matteo Renzi che abbattendo gli steccati ideologici, focalizzandosi sulle pressanti emergenze del paese, ha messo al primo posto il bene comune, che è il nostro supremo interesse.

Mario Salis, 2 Giugno 2014