Allarme ad Alghero sui tirocini da 400 euro: “L’Università avalla la paga da fame”
Rifondazione Comunista attacca il bando promosso dall'Università di Sassari per i tirocini nel Comune, denunciando la precarizzazione del lavoro giovanile e chiedendo l'intervento urgente della Regione.

La Federazione di Sassari-Gallura del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) lancia un grido d’allarme contro lo sfruttamento del lavoro giovanile, esprimendo forte preoccupazione per un recente avviso pubblicato dal Comune di Alghero, con l’Università degli Studi di Sassari come soggetto promotore, per l’attivazione di tirocini extracurriculari con un’indennità mensile ritenuta “irrisoria”: appena 400 euro.
Secondo il partito, si tratterebbe dell’ennesimo “utilizzo distorto di uno strumento che dovrebbe avere finalità formative, ma che finisce per consolidare condizioni di lavoro sottopagate e prive di reale prospettiva”. Il comunicato evidenzia un’inquietante discrepanza: mentre i programmi regionali, come l’ultimo avviso legato al GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), prevedono un compenso minimo di 500 euro mensili, le esperienze promosse dalle pubbliche amministrazioni locali e, peggio, dalle Università, scendono a livelli inferiori.
“Com’è possibile che l’Università degli studi di Sassari formi delle competenze di alto livello e che ritenga adeguata un’indennità da fame nell’ambito di un tirocinio?” si chiedono i rappresentanti del PRC, bollando la situazione come “paradossale”. La critica si allarga anche alla Regione Sardegna, accusata di immobilismo. Le linee guida regionali sui tirocini extracurriculari, infatti, sono “ferme alla fine degli anni duemila”, e nessuna Giunta regionale, “compresa l’attuale”, è intervenuta per aggiornarle o innalzare l’indennità minima.
Rifondazione Comunista è netta: “Come possiamo pretendere che i giovani laureati rimangano in Sardegna se persino le amministrazioni pubbliche e le università valutano il loro lavoro 400 euro al mese?”. Questo “messaggio scoraggiante” non farebbe altro che alimentare la fuga di competenze e il progressivo spopolamento dell’isola.
Il partito sardo chiede pertanto alla Regione di intervenire immediatamente per aggiornare le linee guida sui tirocini, innalzando l’indennità minima e garantendo reali percorsi formativi. “È inaccettabile che la Pubblica Amministrazione dia l’esempio peggiore, contribuendo alla precarizzazione e allo svilimento del lavoro giovanile”, conclude la nota.