Il Mercato del Primo Pescato: un simbolo in crisi, un’occasione da non perdere
La denuncia di Christian Mulas: “Celle frigo guaste, caldo insostenibile, degrado: servono interventi immediati e una visione nuova”

Inaugurato nel 2007 con grandi ambizioni, il Mercato del Primo Pescato di Alghero doveva rappresentare un ponte tra tradizione e modernità, promuovendo il pescato locale e rafforzando il legame tra mare e comunità. Oggi, però, quello che doveva essere un fiore all’occhiello della Riviera del Corallo rischia di diventare l’ennesima occasione mancata. A denunciarlo è Christian Mulas, presidente della Commissione consiliare Ambiente e Igiene Sanità, che lancia un appello chiaro: “Il mercato non risponde più alle necessità di una città che vuole crescere e valorizzare il proprio patrimonio”.
Il quadro delineato da Mulas è preoccupante. Da oltre dieci giorni, i pescatori segnalano il malfunzionamento della macchina del ghiaccio e delle celle frigorifere. Strumenti essenziali per garantire la freschezza del pescato e la qualità del servizio, oggi totalmente inutilizzabili.
Ma i problemi non finiscono qui. La struttura, concepita con grandi vetrate per favorire la luce naturale, si trasforma in una serra insalubre durante i mesi estivi, senza un adeguato impianto di climatizzazione. Il risultato è un ambiente poco igienico, con costi di gestione elevati e una resa praticamente nulla.
La denuncia di Mulas si estende anche all’area esterna del mercato, oggi in uno stato di evidente abbandono, tra rifiuti e incuria. Un’immagine poco decorosa per una città a vocazione turistica che punta sulla qualità e sulla cultura gastronomica legata al mare.
“Non è una critica all’Assessorato”, chiarisce Mulas, “ma una richiesta di riflessione e coraggio: è tempo di rivedere l’intero progetto, con soluzioni innovative ma sostenibili, senza ulteriori sprechi per le casse pubbliche.”
Secondo il presidente della Commissione, il Mercato del Primo Pescato deve tornare a essere un punto di riferimento per i pescatori e per la comunità. Un luogo di valorizzazione del prodotto locale, autentico e fresco, in grado di coniugare tradizione e innovazione.
“Abbiamo bisogno di una struttura all’altezza delle aspettative, che possa proiettare Alghero verso un futuro di crescita sostenibile. Le parole non bastano più: servono fatti concreti.”
Mulas si dice fiducioso: “Con il giusto coraggio, questa crisi può trasformarsi in un’opportunità per tutta la Riviera del Corallo”.