F.S.I. contro il blocco arbitrario dei nulla-osta ai trasferimenti da parte delle Asl

La Segretaria territoriale FSI, Mariangela Campus, scrive all'assessore e al Direttore generale dell'ATS

“In Sardegna, terra martoriata dalla povertà e dalla disoccupazione, si potrebbe avere la possibilità di avere meno disoccupati nella sanità se solo le amministrazioni concedessero il nulla osta ai dipendenti residenti in altre regioni, ma siamo sempre in balia di comportamenti arbitrari che poco hanno a che fare con il buonsenso”.  La Segretaria territoriale FSI, Mariangela Campus, con una lettera inviata all’assessore e al Direttore generale dell’ATS, sollecita il rilascio del nulla osta ai dipendenti che lo chiedono per trasferirsi fuori dalla Sardegna, in modo da lasciare liberi dei posti in organico che potrebbero essere occupati dai sardi che attendono da anni lo scorrimento delle graduatorie. “Cosa cambia infatti alla RAS pagare lo stipendio al Sig. Brambilla o al Sig. Porcu? Anzi, in quest’ultimo caso dovrebbero essere orgogliosi di aver fatto del bene ai propri conterranei elettori che hanno espresso il loro consenso, ma siamo alle solite, la ragionevolezza si arrende al muro di gomma della burocrazia”.

Nella lettera l’FSI  parla di numerose segnalazioni e di copiosa documentazione inerente ai dinieghi o ai mancati nulla osta per i dipendenti residenti in altre regioni d’Italia idonei alla mobilità nella regione di residenza ma che lavorano nelle  Asl dell’isola. “Tale situazione si evidenzia maggiormente nella ex ASL 2 di Olbia in cui vi sono almeno dieci casi in sospeso: i dipendenti partecipano ai bandi di mobilità in altre regioni della penisola con esiti positivi, ma poi sono costretti a rinunciarvi perché l’amministrazione di appartenenza non concede l’assenso, esprimendo parere negativo al trasferimento per effetto di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n. 43/9 del 1 settembre 2015 recante “Disposizioni alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa per il personale. Blocco del turnover.” e delle modifiche apportate all’art. 4, comma 1, D.L. 90/14 conv. L. 114/14 all’art. 30 del D.lgs 165/01. In sostanza la ASL di Olbia non ha concesso il nulla osta invocato “per ragioni di carattere organizzativo connesse alla problematicità di assicurare la sostituzione.”

“In alcuni casi viene negato l’assenso alla mobilità extra regione persino ai dipendenti titolari di legge 104/92 che, se dovessero aprire procedure di contenzioso, vedrebbero l’azienda soccombere. Ed ancora, vi sono situazioni di disparità nei confronti del personale del comparto poiché sono state rilasciate autorizzazioni alla dirigenza medica e ad alcuni avvocati (vedasi in particolare, le delibere della ASL Olbia n°1171 e 1172 del 2016 del Dott. P. e Dott. A.). È fondamentale evidenziare che anche per tutte le figure professionali risultano essere disponibili idonee graduatoria in corso di validità che rendono pacifica la positiva risposta da parte dell’amministrazione e, pertanto, non si comprende la ratio dei dinieghi. Attivando la mobilità di coloro che ne fanno richiesta, infatti, si permetterebbe ad altrettanti sardi inseriti nelle graduatorie a tempo indeterminato di (re)inserirsi nel mondo del lavoro. E’ urgente, quindi, lo sblocco del turn-over e la tempestiva risoluzione della situazione” conclude la Segretaria territoriale FSI, Mariangela Campus.

12 Febbraio 2017