CRA, Nasone e Pulina criticano l’amministrazione per la gara d’appalto

"Questo Capitolato non prevede uno sviluppo del Centro ma solo una conservazione dell’assistenza attuale"

Nel Mese di febbraio dopo anni di proproghe è stato pubblicato il Bando , con scadenza 20 Marzo , per la gestione del Centro Residenziale per Anziani di Calabona. Il Capitolato d’appalto prevede la gestione per un periodo di due anni più due di eventuale proroga. I due consiglieri comunali del Gruppo Misto, Monica Pulina e Alessandro Nasone, criticano l’amministrazione per la scelta fatta.

“Siamo coscienti che questa gara d’appalto sia la strada più veloce per evitare un ulteriore proroga di mesi all’attuale gestione del CRA, che ricordiamo è in proroga ormai da anni; Ma certamente non possiamo ritenerci soddisfatti della strada che l’Amministrazione Bruno ha deciso di percorrere per gestire una ricchezza della nostra città . Se solo il Centro venisse visto come una risorsa , che oltre a produrre assistenza alle persone ospitate possa diventare ottima fonte di reddito per molti operatori sanitari, probabilmente un amministrazione con un po’ di visione avrebbe deciso di avviare l’iter per un project financing di tutta la struttura, in grado di fornire una ristrutturazione adeguata , nuove attrezzature e soprattutto un luogo confortevole dove ospitare non solo gli anziani della nostra città ma anche altri tipi di pazienti che magari nel CRA  possano trovare sollievo, e pensaimo ai pazienti ospitati negli Hospice o nelle RSA. Ma tant’è, questa amministrazione è poco avvezza a raccogliere i suggerimenti soprattutto se questi arrivano dai banchi dell’opposizione”.

“Allo stato attuale – scrivono ancora i due esponenti di opposizione – ci dobbiamo accontentare di un gara d’appalto pubblicata in tutta fretta con un capitolato che secondo noi nasconde errori, i quali se non corretti possono produrre danni o un innalzamento dei costi alla collettività. Nell’Art. 13 si dovrebbe parlare di dotazione minima di personale, mentre nella realtà l’articolo è molto generico e non entra mai nel merito dei numeri di personale che dovrebbe assistere gli anziani, lasciando alla progettualità delle cooperative o aziende interessate, la scelta di quanti professionisti assumere; l’unico paletto inserito sono le 9880 ore di lavoro infermieristico e le poco più di 1700 ore per i fisioterapisti. Noi avremo fatto una scelta differente, legandoci alla delibera 34/26 della regione che definisce i parametri minimi del personale nelle struttutre socio-sanitarie . I Paletti quando si tratta di assistenza alla persona devono essere chiari e non interpretabili; ed in questo caso sono totalemente lasciati alla volontà progettuale di coloro che presenteranno le offerte”.

“Altra criticità la troviamo nell’articolo 17 lettera g , in cui si dice che al comune rimangono gli oneri relativi al pagamento delle utenze gas e luce , acqua , gasolio e telefono oltre che pagamento del canone TV. Non c’è che dire un bel risparmio di circa 100.000,00 euro annui per l’azienda che vincerà l’appalto ma che rimarranno sul groppone dei cittadini. In un momento in cui i comuni si ritrovano in ristrettezze economiche ed ogni euro è fondamentale, troviamo incomprensibile che un comune decida di accollarsi le utenze di una struttura data in gestione. Ormai in tutti gli appalti di strutture similari, i comuni inseriscono nei capitolati la clausola che le utenze siano a carico dell’appaltatore anche per evitare lo spreco delle risorse energetiche ed un loro miglior utilizzo. Non si entra neanche nel merito, se non in termini generici , degli investimenti sulle tecnologia e dispositivi sanitari , come il rinnovo del parco letti , che sono ormai vecchi di decenni e fuori norma”.

“Questi per noi – concludono Pulina e Nasone – sono errori che possono costare caro, errori che pagheranno sia gli utenti che i cittadini. Una Struttura come il CRA meriterebbe un attenzione maggiore e soprattutto un piano per il suo totale utilizzo e il suo definitivo rilancio al servizio della collettività e dei nostri anziani. Questo Capitolato non prevede uno sviluppo del Centro ma solo una conservazione dell’assistenza attuale”.

9 Marzo 2017