Wwf: denuncia e controllo nell’area Parco. Garantire il diritto di un ambiente pulito

Il Wwf ritiene che l’inversione di tendenza registrata con la rimozione di buona parte dei cassonetti debba essere consolidata grazie a politiche moderne ed efficaci di gestione e raccolta dei rifiuti anche nel territorio del parco di Porto Conte.

Il Wwf manifesta apprezzamento per l’eliminazione dei cassonetti che insistevano in alcuni contesti del territorio del Parco regionale di Porto Conte. Il Wwf – e tantissime sono state le segnalazioni di cittadini – ha denunciato in molte occasioni, la presenza di discariche che si formano nei pressi dei cassonetti dislocati nel territorio del Parco regionale di Porto Conte in particolare, lungo la SS 127 bis e la SP 55 km 1,200, il parco di Sant’Imbenia; Casa Gioiosa e il piazzale per le grotte di Nettuno nel promontorio di Capo Caccia. Partendo da quest’ultimo contesto si osserva che i cassonetti, rimossi circa un anno fa , hanno generato un significativo cambiamento della situazione anche se si riscontra un tombino malamente ricoperto da una lastra d’acciaio che necessita di interventi di ripristino e consolidamento; inoltre risultano necessari dei cestini per la raccolta differenziata di plastica, lattine e cartacce. E’ necessaria la rimozione dei pochi rifiuti abbandonati e lo svuotamento del cestino sul sentiero per la Grotta Verde. Da qualche giorno sono stati rimossi, come annunciato al Wwf dall’Assessore all’Ambiente, i cassonetti dell’indifferenziato accanto a Casa Gioiosa. E’ rimasto il solo cassonetto dell’organico. E’ opportuna la rimozione anche di quest’ultimo. L’unico cassonetto rimasto, quello dell’umido, risulta rovesciato e i rifiuti sparsi introno.

E’ necessaria la bonifica dai rifiuti disseminati nell’area circostante. Una riflessione merita la situazione determinatasi con la rimozione, avvenuta circa due settimane fa, dei cassonetti dal parco di Sant’Imbenia. Dopo la rimozione non sono stati più abbandonati rifiuti. Questo dato sembrerebbe confermare che la soluzione adottata dalla nuova amministrazione comunale possa portare, con un’adeguata politica di raccolta dei rifiuti, alla soluzione di un annoso problema. E’ tuttavia necessaria la bonifica di tutta l’area del parco di Sant’Imbenia a causa di rifiuti sparsi. Sono rimasti solo i cassonetti al km 1,200 della SP n. 55. Intorno ad essi si registrano rifiuti speciali dell’edilizia. E’ necessaria la bonifica e rimozione dei rifiuti dall’area circostante. Rifiuti anche nello spiazzo nella pineta di Mugoni lungo la S. P. n. 55 al km 0,150 ovvero vicino alla rotatoria per Maristella. E’ un contesto utilizzato dai bagnanti per parcheggiare le auto e raggiungere la spiaggia di Porto Conte, ma anche per abbandonate le buste di plastica contenenti i rifiuti prodotti da alcuni degli stessi frequentatori di quel luogo.

La situazione incivile è intollerabile anche per la presenza di cartelli installati dall’ente Parco di Porto Conte che informano sul comportamento eco-sostenibile del luogo e sulle sanzioni per l’abbandono di rifiuti. Chi produce i rifiuti dopo aver “pranzato al mare” ha il dovere ecologico di portarsi indietro i resti e smaltirli correttamente in città. Non è ecologicamente ed economicamente sostenibile prevedere la raccolta in ogni parte del territorio. Chi gode di un bene ambientale deve anche assumersi la responsabilità di mantenerlo pulito senza se e senza ma. In caso contrario è necessaria la repressione da parte delle forze di polizia locale e tutela ambientale. Lo scopo finale del WWF è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura.  Il Wwf ritiene che l’inversione di tendenza registrata con la rimozione di buona parte dei cassonetti debba essere consolidata grazie a politiche moderne ed efficaci di gestione e raccolta dei rifiuti anche nel territorio del parco di Porto Conte.

Il Wwf auspica che nel nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti, di cui attendiamo la presentazione per poter formulare eventuali osservazioni, vengano previste congrue soluzioni. E’ inoltre importante che l’attuale Amministrazione renda noto il costo straordinario sostenuto – dal 2013 ad oggi – per la bonifica di questi contesti e relative discariche. Il Wwf infine sostiene la necessità di posizionare in questi contesti telecamere wireless collegate con la centrale operativa della polizia locale. E’ stato documentato, in alcuni comuni che hanno attuato tale politica, che la videosorveglianza agevola la prevenzione e facilità enormemente la repressione con una riduzione di costi pari al 70% in meno rispetto a quelli da sostenere per la rimozione dei rifiuti e bonificare le aree soggette all’abbandono illegale di rifiuti.

21 Luglio 2014