Vini di Coros, assessore Morandi: “evento strategico per turismo enogastronomico”

Nel week end Usini celebra la diciassettesima edizione di “Vini di Coros”, la rassegna dedicata ai vini e alle eccellenze del territorio compreso tra Usini, Uri, Ittiri, Tissi e Ossi. Le parole dell’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi.

«Eventi come “Vini di Coros” sono fondamentali per la crescita del settore vitivinicolo ed enologico, ma anche per la definitiva affermazione di un asset importantissimo per il comparto turistico della Sardegna». L’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, tiene idealmente a battesimo la diciassettesima edizione della rassegna dedicata alle eccellenze della produzione vinicola del territorio di Usini, Ittiri, Uri, Ossi e Tissi. Lo fa attraverso alcune riflessioni che prendono spunto dai numeri, con l’obiettivo di stimolare produttori, esperti di marketing, venditori, esercenti, organizzatori di eventi e amministratori a «creare una rete, possibilmente connessa ai circuiti già esistenti a livello nazionale – dice l’assessore – per fare in modo che i prodotti sardi di qualità possano realmente stimolare anche nell’isola un mercato così interessante come quello del turismo enogastronomico».

Che si tratti di un settore dalle grandissime potenzialità, lo dicono i dati. «In Italia il turista enogastronomico spende più degli altri – spiega Morandi – mediamente ha una disponibilità di spesa di 190 euro al giorno». Intercettare questa fetta di mercato è sempre più importante perché «il turismo del vino muove ogni anno 5milioni di persone e fattura 2milardi e mezzo di euro».

Numeri che fanno impressione, rispetto ai quali la Sardegna esprime un potenziale davvero interessante. «In questo senso Vini di Coros va nella giusta direzione – insiste il responsabile della giunta Pigliaru per le politiche a sostegno del turismo – perché da un lato stimola i produttori a puntare su una qualità sempre maggiore, mentre dall’altro crea le giuste connessioni tra vino e gastronomia, tra produzione e commercializzazione, tra esperienza e conoscenza del contesto, tra degustazioni e vendita diretta nelle cantine». Numeri alla mano, «sono proprio questi i punti su cui scommettere per rilanciare l’enologia e la viticoltura – conclude Francesco Morandi – ma anche per inserirle tra i punti di forza del nostro turismo».

5 Luglio 2014