Vendeva mascherine “Anticoronavirus” pericolose per la salute: denunciata

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, in questo periodo di grave emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus, ha ulteriormente intensificato i controlli su tutto il territorio di competenza.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, in questo periodo di grave emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus, ha ulteriormente intensificato su tutto il territorio di competenza i controlli sulle prescrizioni contenute nei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Il lavoro delle Fiamme Gialle, d’intesa con la locale Autorità prefettizia ed in coordinamento con le altre Forze di Polizia, si è concretizzato in una costante attività di controllo del territorio finalizzata a verificare l’osservanza del divieto di assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e di apertura di esercizi commerciali che non forniscono beni di prima necessità.

L’attività di analisi è stata estesa anche ad eventuali attività effettuate nei “retrobottega” delle attività commerciali nonché ai principali marketplace del web, disponibili anche attraverso i social network, con la finalità di intercettare violazioni alla disciplina sulla pubblicità dei prezzi, la qualità delle merci e casi di frode in commercio.

In tale contesto, il Gruppo di Olbia ha scoperto una sartoria che produceva e vendeva al pubblico mascherine di stoffa non certificate e pertanto potenzialmente pericolose. In particolare, la titolare pubblicizzava su un noto social network la produzione artigianale di “mascherine anti-coronavirus” con indicazione del proprio numero di cellulare per le commesse di produzione. I finanzieri sono intervenuti proprio in presenza di un acquirente procedendo a denunciare la titolare dell’esercizio all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 650 c.p. e per “frode nell’esercizio del commercio”, oltre a sequestrarepiù di 20 mascherine protettive pronte per essere vendute ed il denaro ritenuto provento della vendita.

Solo nella giornata di ieri sono state complessivamente sospese quattro attività commerciali e denunciate altrettante persone, si tratta dei titolari di una cartoleria di Calangianus, di una rivendita di articoli vari di Porto Torres e di una seconda sartoria ad Olbia. La violazione degli obblighi imposti a carico dei gestori di pubblici esercizi o di attività commerciali è sanzionata altresì con la chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni che sarà applicata dalla Prefettura. L’azione della Guardia di Finanza continuerà costantemente in tutta la provincia assicurando sostegno alla cittadinanza ed ogni necessario supporto all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

14 Marzo 2020