Uselli torna da Londra col premio “Great Sound”

Il riconoscimento gli è stato conferito direttamente dalla commissione della "British Music Art Community", che ha voluto riconoscere così l'operato del musicista.

Una giornata da ricordare per Mauro Uselli: il musicista algherese, infatti, si è affermato a pieno titolo trovando i massimi consensi all’estero tra Inghilterra e Francia. Il 20 agosto, a Londra, con cerimonia di chiusura live e conferenze, con grandissima soddisfazione ha potuto stringere tra le mani il premio onorario “Great Sound” conferito direttamente dalla commissione della “British Music Art Community ” in Peckham la quale, assieme ai membri dello staff, ha voluto riconoscere così l’operato del musicista.

Mauro Uselli ha portato avanti per tre  giorni seguitissimi incontri-concerto, riservandosi per l’ultimo giorno una poetica esibizione all’aperto come di suo solito,  scegliendo come location  il parco dello stabile. Nel corso del live il pubblico ha potuto ascoltare pagine importanti della letteratura flautistica e non solo. Il duo composto da Mauro Uselli al flauto e il pianista inglese Peter Smith ha più volte deviato il tiro offrendo autentici spunti improvvisativi con chiari riferimenti dal periodo barocco in poi, un viaggio tra gli avvenimenti storici, linguaggi e stili musicali diventati  più rappresentativi. Nel finale il duo è approdato anche al pop, al jazz ed ancora l’originale trovata della techno music realizzata per duo flauto e pianoforte .

Nelle giornate precedenti  Mauro Uselli ha trattato  e presentato composizioni classiche unicamente per flauto solo eseguendo opere di Bach, Telemann delineandone i contorni del suono in una maniera unica ed originale; ha inoltre presentato le sue  trascrizioni per flauto solo di celebri composizioni per violino di Bach, tra cui la Ciaccona le Suites Cello e, prima in assoluto, l’esecuzione con il flauto  del famoso “presto” tratto dalla sonata per violino in re minore  destando sorpresa e  grande interesse. Tra applausi  ed apprezzamenti  a fine concerto  ha voluto esprimere i propri concetti  a proposito di interpretazione,  naturalezza  ed espressione musicale: «È un po’ come parlare, pensare e respirare»  dice Uselli,che continua con il proporre più «un aspetto filosofico  della disciplina: nell’arte  prevale la bellezza e il buon gusto, oltre ad uno studio profondo è importante tenere vivo il nostro talento perché ci condurrà  ad un nostro stile, un suono tutto nostro. Io  colgo da tutti, belli e brutti, sono curioso delle continue nozioni, ne faccio un grande puzzle da cui estraggo  un mio personale percorso artistico, naturalmente con consapevolezza lucidità  ed equilibrio». Questo un sunto del discorso finale di Mauro Uselli, che ha fatto scattare un grandissimo applauso prima di essere insignito del premio che il musicista porta a casa per riporlo insieme agli altri riconoscimenti internazionali ottenuti negli anni passati.

Redazione, 21 Agosto 2015