Uccide stupratore della moglie, lo evira e ne mangia il pene

È accaduto in Indonesia, l'assassino ha spiegato di aver scoperto che la moglie era stata stuprata una settimana prima del matrimonio.

Quando ha scoperto che la moglie era stata stuprata poco prima del matrimonio avrebbe aggredito il violentatore, lo avrebbe ucciso, evirato e poi ne avrebbe mangiato il pene. È questa l’accusa nei confronti un 30enne indonesiano, Rudi Efendi, ora arrestato dalla polizia di Tulangbawang insieme alla giovane moglie per omicidio. Le indagini erano partite dopo la scoperta, ai primi di ottobre, del cadavere evirato del presunto stupratore all’interno di un furgone parzialmente bruciato parcheggiato nel villaggio di Penumangan Lama, nel distretto di Tulangbawang, provincia di Lampung. Dopo alcune accertamenti investigativi gli inquirenti sono risaliti alla coppia che ora è accusata di omicidio premeditato. Secondo l’accusa il 30enne avrebbe portato a termine il delitto evirando la vittima e la moglie avrebbe agito da complice.

Secondo la polizia locale, dopo l’assassinio il 30enne avrebbe portato a casa i genitali imponendo alla moglie 20enne di cuocerli per mangiarli. Secondo i media l’arrestato avrebbe ammesso le sue colpe spiegando di aver scoperto che la moglie non era vergine solo dopo le nozze perché violentata da un conoscente una settimana prima del matrimonio. Efendi avrebbe così ordinato alla moglie di contattare la vittima e stabilire un appuntamento per poterlo uccidere. Sempre secondo i giornali locali, il 30enne avrebbe raccontato di aver mangiato il pene della vittima come forma di medicina per curare il dolore che aveva nell’animo.

Nella foto: immagine d’archivio

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A.P., 17 Novembre 2015