Tula: approvato il Piano Servizi alla Persona 2013

L’Assessore alle Politiche Sociali, dottoressa Maria Antonietta Schintu, ha esposto al Consiglio le azioni di intervento che il Gruppo di Maggioranza ritiene opportune e necessarie per garantire il benessere dei cittadini e della comunità.

Nel premettere che ogni azione prevista nel Piano mette al centro dell’attenzione l’individuo con i suoi bisogni, le sue fragilità, il suo sistema di relazioni e il contesto sociale in cui vive, l’Assessore ha sottolineato che il fine prioritario dell’Amministrazione è quello di tutelare i soggetti più deboli, cercando di ridurre quei fattori che causano disagio individuale o familiare, come la mancanza di reddito, la non autonomia o la condizione di disabilità.

Schintu, nel procedere all’analisi delle schede degli interventi, ha precisato che per la loro realizzazione si utilizzeranno sia i fondi di Bilancio Comunale sia gli stanziamenti derivati dal Fondo Unico Regionale, la cui incertezza sul quantum dei trasferimenti stessi al momento non consente, purtroppo, una programmazione che possa ritenersi scevra da successivi e ulteriori adattamenti alle future condizioni economiche dell’Ente.

Fatta salva tale premessa, l’Assessore ha evidenziato che oltre a continuare ad assicurare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni sociali e socio sanitarie, i cosiddetti LEA, si è voluta garantire altresì la prosecuzione dei servizi storicizzati e dei servizi che hanno avuto inizio negli esercizi precedenti, in quanto riscuotono il gradimento di svariate categorie di cittadini e della comunità. A titolo esemplificativo, l’Assessore ha citato il Servizio Prelievi, che viene mantenuto con fondi esclusivamente di bilancio ed è essenziale per la popolazione anziana, la quale usufruisce, numerosa, anche dell’assistenza sanitaria del diabetologo.

Il Piano così sottoposto al Consiglio per la sua approvazione non ha riscosso il favore del Gruppo di Minoranza, che nel fare opposizione a due interventi del Piano stesso, ossia alla corresponsione del Bonus Bebè – in quanto erogato indipendentemente dalla situazione reddituale dei beneficiari – e all’erogazione del contributo erogato ai residenti in agro – del quale non ne condivide e comprende il significato – ha esteso all’intero programma dei servizi alla persona il proprio voto contrario.

Il Gruppo di Maggioranza, continuando a credere nella bontà delle iniziative intraprese, comprese quelle appena citate, a fronte delle numerose richieste in tal senso e del riscontro positivo della comunità, ha proceduto ad approvare il piano.

11 Marzo 2013