Stipendi manager, Arru: «per nostra sanità abbiamo scelto il meglio»

«Quando vuoi che una azienda complessa funzioni, prendi il meglio che il panorama nazionale offre e crei le condizioni perché si possano avere le migliori candidature» dichiara l'assessore regionale alla Sanità

«Quando vuoi una squadra che vince, cerchi e scegli tra le migliori competenze professionali. Quando vuoi che una azienda complessa funzioni, prendi il meglio che il panorama nazionale offre e crei le condizioni perché si possano avere le migliori candidature. La retribuzione proposta deve essere adeguata alla complessità e al rischio di gestire un’azienda di dimensioni e caratteristiche uniche». Lo afferma l’assessore della Sanità, Luigi Arru.

«Noi crediamo di aver scelto il meglio per la nostra Azienda unica, individuando professionalità autorevoli e riconosciute, con l’esperienza necessaria per far crescere e migliorare la sanità sarda. Parliamo – prosegue – di amministrare una realtà che gestisce quasi 3 miliardi del bilancio regionale, governa oltre 20 mila dipendenti, ha un milione e mezzo di potenziali utenti. Quando si parla di cifre, vanno citate tutte, anche quelle che rendono la dimensione dell’impresa che è stata affidata al management dell’Ats».

«Non servono raffronti improponibili, come quello con la gestione del 2016, che era commissariale e come tale prevedeva stipendi inferiori a quelli dei vecchi direttori generali. I numeri ci dicono che oggi risparmiamo quasi 2 milioni di euro di retribuzioni e che abbiamo semplificato un sistema troppo frammentato – e, quello sì, troppo costoso, – passando da otto Asl ad una», conclude l’esponente della Giunta.

1 Febbraio 2017