Spiati da Facebook e Google

Scandalo delle intercettazioni. Facebook e Google costituiscono una fonte inesauribile di informazioni, foto, stati d’animo, situazioni, posizioni geografiche, spostamenti, amicizie e segreti. E l’occhio vigile dell’intelligence americana tiene sott’occhio tutti, ma proprio tutti. Dunque, stiamo attenti a cosa diciamo e a come ci comportiamo, le spie cibernetiche riferiscono tutto, proprio tutto. L’intelligence americana infatti non si e’ limitata a raccogliere i dati delle telefonate di milioni di americani abbonati a Verizon, ma insieme all’Fbi “ha intercettato e avuto accesso ai server di nove aziende internet Usa, estraendo audio, video, fotografie, e-mail, documenti, password e username per continuare a tracciare nel tempo l’attivita degli americani sulla rete”.

E’ quanto rivela, dopo lo scoop del Guardian, il Washington Post, secondo il quale il programma segreto chiamato ‘Prism’ ha avuto inizio nel 2007. ‘Prism’ e’ la fonte principale delle informazioni che le agenzie di intelligence forniscono nel rapporto che ogni mattina viene consegnato al presidente degli Stati Uniti. E’ stato citato 1.447 volte nel rapporto al Presidente solo lo scorso anno. Tra le aziende che, “consapevolmente”, scrive il Wp, hanno fornito accesso al sistema Prsim ci sono, “Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, PalTalk, Aol, Skype, Youtube e Apple”. In sintesi il gotha del web e dei sistemi di tlc Usa e mondiali. La Casa Bianca difende la maxi operazione di ‘intercettazione’ dei dati telefonici di milioni di americani abbonati a Verizon e sottolinea che le chiamate “non sono state ascoltate”. Mah, dichiarazione che possiamo prendere per buona, forse.

6 Giugno 2013