Solidarietà concreta, ma non si dice.

L’opinione pubblica sulla figura del politico è per ovvi motivi ostile e delusa. Amarezza che nei più infervorati si trasforma anche manifestazioni verbali molto forti e colorite, in certe circosatanze, vista la situazione di crisi che attanaglia la nostra isola, come non comprendere tali reazioni?. Non ci sono esempi oggi, forse ci sono troppe involuzioni di coscienze alla base di una società troppo sporca. Ma tra i più, c’è sempre qualcuno che fa bene il suo lavoro. E in questa situazione oltre a non farsi fotografare o osannare dai media sui luoghi devastati dallalluvione, si sono messi mano al portafoglio. E’ chiaro che tirar fuori i nomi sarebbe condannato da tutti e non riveleremo l’identità di colui o coloro che si sono messi le mani in tasca, ma gli algheresi devono andare fieri di alcuni politici concittadini che senza pensarci due volte, hanno preso una penna e firmato un assegno. Ma non un assegno, un “assegnone”. Tra i più c’è sempre qualcuno che comprende la gravità della situazione; c’è sempre quel qualcuno che potendolo fare, dimostra enorme generosità e non se ne vanta con nessuno. Sulla “salute” della politica potremmo parlarne per giorni e giorni, arrivando alla conclusione che il potere politico non si è rivelato all’altezza di governare, che sono troppo pochi coloro che hanno a cuore il senso civico e il benessere del paese, che l’individualismo e la metamorfosi da poltrona contagia bene o male tutti. Ma,di quei pochi uomini politici onesti, di quelli senza macchia, di questi che sono amati e apprezzati in città, qualcuno ha firmato “l’assegnone”. Quel qualcuno non deve e non vuole nessuna gloria, gli basta vedere ciò che con quei soldi si riesce a fare, magari rimettere in piedi  la casa di una famiglia distrutta.

25 Novembre 2013