Secal-Tributi Italia: mancano all’appello 155mila euro

Si riparla della Tributi Italia Spa, ex socio della Secal, incaricata alla riscossione delle entrate tributarie del Comune di Alghero. La Tributi Italia Spa con sede legale in Roma oltre Alghero gestiva la riscossione di ben 400 comuni italiani. Dopo una serie di denunce da parte di numerose amministrazioni servite, le indagini della Guardia di Finanza hanno portato all’arresto dell’amministratore Giuseppe Saggese e di altri quattro collaboratori con accuse che vanno dal peculato alle dichiarazioni fraudolente. Per altri quattro collaboratori è scattata la denuncia a piede libero. Gli indagati avrebbero sottratto durante la gestione della riscossione tributi nei vari comuni una somma aggirantesi intorno ai 100 milioni di Euro.

Le indagini della Guardia di Finanza di Genova hanno evidenziato che dalle somme incassate mancavano quelle relative alle imposte Ici (Imposta sugli immobili) e Tosap (Imposta sull’occupazione del suolo pubblico) somme che dovevano essere riversate nelle casse delle amministrazioni ma che invece venivano trattenute sul conto societario per essere utilizzate attraverso false fatturazioni relstive sd operszioni inesistenti. Anche per il Comune di Alghero la vicenda della gestione aveva assunto una brutta piega: nel luglio 2011 il Comune però vinceva l’arbitrato contro l’amministrazione Tributi Italia e riusciva nel recupero di 4.300.000 Euro per un versamento non effettuato dalla direzione.

La vicissitudine finanziaria è stata condotta nel recupero della consistente somma plurimilionaria dalla dottoressa Paola Scanu allora Presidente della Secal. “Siamo riusciti ad escludere per tempo la Tributi Italia dalla compagine sociale – dichiara Paola Scanu, attuale assessore alle finanze – e da allora la Secal è totalmente partecipata”. Al saldo totale dei costi manca la cifra 155.000 euro, corrispondente alle spese legali sostenute dal Comune di Alghero.

Nella foto: l’Assessore alle finanze Paola Scanu

3 Ottobre 2012