Sassari, mega truffa da 700mila euro: tre arresti

A capo della associazione finalizzata alla truffa ci sarebbe una donna, finita agli arresti. Coinvolti anche un dipendente di Equitalia e un poliziotto. I due sono stati accusati, assieme ad altre due persone indagate, di appartenere ad una ipotizzata associazione a delinquere mirante alla truffa aggravata. Si tratterebbe di una ‘congrega’ che avrebbe portato a buon fine il raggiro di circa quindici contribuenti ai quali erano stati consegnati moduli di pagamento F 24 ed F 23, documentazione falsa che attestava l’esistenza di debiti ed obbligazioni tributarie da saldare. Il raggiro ammonterebbe a circa 700mila euro. Si trattava in realtà di debiti inesistenti oppure di importo inferiore a quanto effettivamente rappresentato. Ricevuto dalle vittime il denaro per procedere al pagamento dei presunti debiti e cartelle esattoriali, i due poi consegnavano moduli di pagamento F24 ed F23 falsi muniti anche di false attestazioni di pagamento apposte utilizzando timbri dismessi oppure destinati ad uso interno di Equitalia. A capo dell’organizzazione sarebbe la donna che col fratello, ora sottoposto all’obbligo dei domiciliari, gestiva un’agenzia di disbrigo pratiche presso vari uffici della Pubblica Amministrazione. Secondo l’accusa i due fratelli si avvalevano della complicità di un dipendente di Equitalia in carcere agli arresti domiciliari, mentre altri due indagati devono rispettare l’obbligo di dimora.

La Società di riscossione in merito agli arresti eseguiti questa mattina dalla Polizia Tributaria di Sassari per truffa aggravata ha precisato che “Equitalia ha provveduto a sospendere immediatamente dal servizio il proprio dipendente coinvolto nella vicenda e si riserva di adottare ulteriori misure disciplinari qualora venissero confermati i comportamenti contestati che sarebbero di estrema gravità”.

11 Aprile 2013