Sassari, al centro storico apre i battenti il “Piccolo cinema san donato”

Scuola e quartiere protagonisti del nuovo esperimento culturale

Benvenuti al “Piccolo Cinema San Donato”. Nella scuola simbolo della parte bassa del centro storico di Sassari, che negli anni si è fatta testimone di nuove e innovative forme di accoglienza, integrazione e multiculturalità, ora si punta sul cinema come molla per stimolare e diffondere la creatività. Oggi, giovedì 9 novembre, ha aperto i battenti la rassegna cinematografica con cui entra nel vivo il progetto finanziato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e dal programma nazionale “Scuola: spazio aperto alla cultura”, nell’ambito del quale l’istituto comprensivo di San Donato è l’unica scuola in Sardegna finanziata.

Le attività di “Brutti, sporchi e cattivi?” si articolano in tre azioni principali. Il primo step è l’allestimento di uno spazio dell’edificio scolastico per ospitare la proiezione di film e attività per la produzione e la post-produzione video. I lavori di restyling sono già partiti e permetteranno la realizzazione di una accogliente sala dedicata al cinema. Per ora gli spettacoli saranno proiettati in uno spazio provvisorio. Alle 16.30 la visione sarà dedicata ai bambini, e non solo a quelli della scuola, ovviamente. Lo spettacolo delle 18.30 del giovedì è per il grande cinema di culto, difficile da rivedere sul grande schermo. Quello del venerdi è invece un percorso di recupero del buon cinema italiano contemporaneo, che non trova spazio nelle sale cittadine. L’ingresso è gratuito, e durante le proiezioni ci sarà caffè, the e bibite a disposizione del pubblico.

Si è partiti dunque alle 16.30 con Ponyo sulla scogliera, di Hayao Miyazaki, film d’animazione di 101 minuti in cui Sosuke, un bimbo di cinque anni che vive in cima a una scogliera affacciata su Inland Sea, una mattina trova Ponyo, una pesciolina rossa con la testa incastrata in un barattolo di marmellata. A seguire la proiezione di “Arancia meccanica”, il capolavoro che consacrò Stanley Kubrick anche tra il grande pubblico. Il protagonista è Alex, giovane delinquente che passa la vita a compiere atti illegali con i suoi fedeli drughi. Arrestato, si presterà per un esperimento di riprogrammazione della mentalità, il programma Ludwig.

Venerdì 10 novembre la programmazione per i più piccoli prevede alle 16.30 “Big hero”, di Don Hall. Opera di 102 minuti, è l’avventura dell’esperto di robot Hiro Hamada, che impara a gestire le sue geniali capacità grazie a suo fratello, il brillante Tadashi, e ai suoi amici.

Il secondo step di “Brutti, sporchi e cattivi?” è un festival cinematografico nella scuola. Il 7, l’8 e il 9 dicembre torna “DocSS – Festival internazionale del cinema urbano”. Come nella prima edizione, celebrata esattamente due anni fa, protagonista sarà il paesaggio urbano, le contraddizioni sociali e culturali cui fa da scenario e l’idea di progresso che esprime potenzialmente, visti dalla periferia di un Paese demograficamente “deprovincializzato” dal bisogno e non da una vera e propria vocazione metropolitana, con lo sguardo puntato verso un contesto internazionale sempre più ricco di modelli di rigenerazione fisica e morale cui ispirarsi per ripartire. Il terzo progetto, più complesso e laborioso, è la realizzazione di un lungometraggio popolare pensato per dar voce agli abitanti del quartiere e della scuola di San Donato.

L’idea è quella di aprire la scuola in orari extra scolastici per ospitare cultura e spettacolo, sperimentando i diversi linguaggi dell’arte attraverso la creazione e la fruizione di prodotti culturali vari. Il progetto di San Donato, Nuovo Aguaplano e Dadu ha ottenuto 100mila euro e prende le mosse dal riconoscimento del ruolo di presidio sociale e culturale che la scuola svolge da anni nel quartiere di San Donato.

Alla sfida lanciata da Roma per promuovere iniziative ed eventi culturali, artistici e ludici con l’intento di diffondere la creatività e di facilitare la fruizione culturale tra i componenti delle comunità coinvolte, San Donato ha risposto insieme a Nuovo Aguaplano, circolo di cultura cinematografica che fa capo ad Arci e da decenni anima il tessuto culturale cittadino, e al Dipartimento di Architettura di Alghero dell’Università di Sassari, impegnatissimo sul versante della diffusione della multiculturalità come occasione di rigenerazione sociale, culturale, economica e urbanistica, con un progetto dal titolo “Brutti, sporchi e cattivi?”. E se l’obiettivo a medio e lungo termine è certamente quello di contribuire al processo di “riabilitazione” dell’immagine di San Donato, nell’immediato si vuole garantire agli abitanti del quartiere la concreta possibilità di accedere a occasioni di fruizione e co-creazione di attività culturali e creative.

“Brutti, sporchi e cattivi?” valorizza le progettualità e le energie già espresse dalla scuola anche attraverso un partner come TaMaLaCà, startup innovativa pecializzata in processi di rigenerazione urbana, che a San Donato hanno radicato con successo uno dei progetti più riusciti, quello del “Fronte di liberazione dei Pizzinni Pizzoni”, inserito tra i sessanta casi esemplari presenti in Global Public Space Toolkit, il vademecum di buone pratiche per gli spazi pubblici realizzato da UN-Habitat, l’agenzia Onu per l’urbanizzazione sostenibile e il diritto di tutti a una casa dignitosa.

9 Novembre 2017