Sanità ad Alghero, Pais (Lega): “A rischio anche il reparto trasfusionale dell’ospedale”
Michele Pais torna a denunciare pubblicamente le gravi criticità che affliggono il presidio sanitario cittadino: "pochi dirigenti medici e poco sangue per il periodo estivo, situazione fuori controllo"

“All’ospedale di Alghero la situazione è ormai fuori controllo. Dopo mesi di denunce e appelli caduti nel vuoto, oggi ci troviamo davanti all’ennesima emergenza, ancora più grave: il reparto trasfusionale, considerato un’eccellenza non solo della ASL di Sassari ma dell’intera Sardegna, rischia di fermarsi per mancanza di personale, dovendo anche garantire i diritti contrattuali dei medici che in atto ricoprono i turni con singola unità e senza alcun incentivo ”. A lanciare l’allarme è Michele Pais della Lega, che torna a denunciare pubblicamente le gravi criticità che affliggono il presidio sanitario cittadino.
“Non bastava un Pronto Soccorso quotidianamente in affanno e a rischio interruzione – continua Pais –. Alla lista delle emergenze si aggiunge la progressiva riduzione di cardiologi, condizioni logistiche sempre più precarie nei reparti di oncologia e medicina dello sport, senza più il supporto cardiologico, e ora anche il reparto trasfusionale vicino al collasso. Parliamo di un servizio fondamentale: senza sangue, ogni attività operatoria è destinata a fermarsi. È come spegnere il motore dell’intero ospedale”.
Secondo Michele Pais il rischio non è più solo quello di disservizi temporanei, ma di una paralisi funzionale che potrebbe avere conseguenze devastanti per i cittadini del territorio: “Ogni giorno che passa la situazione peggiora, smantellando il grande lavoro di rinascita e rafforzamento fatto negli ultimi 5 anni. Tutto è peggiorato con un’azione che sembra voluta e punitiva. Manca una visione, manca una regia, manca soprattutto la volontà politica da parte della Regione di intervenire con decisione”.
La Lega di Alghero chiede con urgenza l’intervento dell’Assessorato regionale alla Sanità per ristabilire condizioni minime di operatività: “Serve un piano straordinario per l’assunzione di personale, serve garantire continuità nei servizi essenziali, serve garantire che le raccolte di sangue effettuate nel territorio rimangano presso il presidio ospedaliero di riferimento e serve farlo subito”.
“Assistiamo solo a impegni disattesi da parte di un assessore del tutto fuori dalla realtà sanitaria sarda. Il risultato è che ogni giorno che passa, c’è una difficoltà per gli operatori e un disservizio per i cittadini in più. E l’impressione è che della sanità del nord ovest non se ne stia occupando nessuno, al di fuori dei social media” conclude Pais.