Rissa tra Rom alla Pietraia, residenti scrivono al Sindaco

Dopo la rissa della notte 28 Febbraio nella Via La Maddalena preoccupa la concentrazione di circa 45 Rom in soli 300 metri. I residenti della zona chiedono che venga riesaminata la situazione a tutela della pubblica sicurezza.

Le famiglie residenti nelle vie La Maddalena, Aggius, Iglesias, Malta, Castelsardo e Delle Baleari inviano una lettera aperta al Sindaco di Alghero lamentando la concentrazione di famiglie Rom in appartamenti ubicati nelle vie su menzionate e in due camper-caravan in sosta nella via Castelsardo.

Riportiamo il testo integrale della missiva:

“Preso atto del trasferimento dei Rom dal campo-dell’Arenosu e della loro sistemazione in città, le famiglie abitanti nelle vie in oggetto, espongono il loro disappunto e la loro indignazione per le scelte attuate. I comitati di Fertilia e quello Zonale della Nurra plaudono alle azioni intraprese dall’Amministrazione Comunale, condividendone la scelta con l’Inclusione Globale. Era necessario infatti trovare una soluzione dignitosa ai 51 Rom (11 famiglie), per accelerare quel procedimento di integrazione, a tutela dell’Etnia, la cultura, e la scolarizzazione dei loro bambini. La soluzione individuata, coadiuvata dalla Caritas, Opera Nomadi e Centro di Ascolto Diocesano, ha anche predisposto e previsto un pseudo regolamento: 1) Rispetto delle norme civiche e ambientali 2) Rispetto dei beni assegnati: 3) Impossibilità di ospitare altre persone al di fuori del nucleo famigliare già censito: omettendo l’accattonaggio, non consentito, ma che tuttora continua imperterrito.
Chi è preposto a controllare il rispetto di dette norme? Un primo esempio, non troppo pubblicizzato, si è verificato la notte tra il 28/Feb. e il 1° Mar. 2015, tra le ore 22.00 e le prime ore del mattino lungo la via La Maddalena, e precisamente tra le abitazioni contrassegnate ai numeri. 18 e 26: Vetri rotti, sangue per la via, grida, imprecazioni irripetibili e, vere e proprie sfide alle forze dell’Ordine. L’intervento curato dai Carabinieri e dalla Polizia, con ben 3 pattuglie, ha reso necessario bloccare la via, chiamando in causa anche il 118. Forse per un litigio tra giovani Rom si è trascesi. La moglie di uno di questi, alloggiata, con i suoi 6 figli, in un appartamento composto da solo 2 camere e servizi, è stata ospitata dalla Famiglia Rom vicina. Era presente, cosa insolita, tutto il quartiere sorpreso e preoccupato non solo per l’accaduto, ma per quello che il futuro avrebbe potuto regalarci. Il popolo dei Rom, detti genericamente Zingari o Gitani, sono riconosciuti come Nomadi, con l’obbligo, secondo alcuni riferimenti normativi nazionali, a sostare nelle aree prescelte, per un tempo massimo tra 36/48 ore. Tutte le Istituzioni, in Italia, si trovano in difficoltà ad affrontare queste problematiche contro un’opinione pubblica ostile a causa dei frequenti fenomeni di devianza sociale. La stessa Ilo e l’Agenzia del Lavoro delle Nazioni Unite nel rapporto 06.03.2009 ha condannato l’Italia per il clima di intolleranza creata dai Leaders Politici.
L’inserimento dei Rom è stato agevolato da parte dell’Amministrazione Locale offrendo loro un alloggio, un lavoro, seppure non definitivo, e ovviamente le spese relative ai beni di prima necessità, dimenticandosi completamente di molti algheresi costretti a dormire in macchina e a dipendere dalla grata Caritas. I nostri, nella consapevolezza delle difficoltà oggettive che il matrimonio comporta, non si sposano e non mettono al mondo figli, perché non hanno nessuno che glieli possa campare. Si ritiene che il problema sia stato sottovalutato, anche se l’”esempio Alghero”, reso noto in tutta la Nazione, pare abbia ricevuto tanti consensi (tranne Sorso). Come si fa a concentrare nell’arco di 200-300 metri 35 persone (componenti 6 famiglie) e forse altre 10 posizionate in 2 camper-caravan?
E’ evidente che ci sono tutte le condizioni per compromettere tutta una zona, molto importante oltretutto per i movimenti turistici. Il caos verificatosi quella notte ha creato forte panico e terrore tra gli adulti, ma soprattutto tra i bambini, venendo meno quella tranquillità e serenità di cui si beneficiava. Si assiste frequentemente in strade larghe appena10 metri a parcheggi selvaggi di fronte a passi carrai e nei parcheggi numerati per invalidi con mezzi pesanti, quali un autocarro corredato di gru, e due grandi camper-caravan, di cui non si sa dove scaricheranno i loro reflui. Viste le concessioni e referenze offerte presto ci troveremo in una situazione simile all’emigrazione clandestina. Mare Nostrum Docet. “Andiamo ad Alghero, clima bellissimo e poi…”. Non è stata corretta la scelta di concentrare 6 famiglie e 2 camper-caravan in una stessa zona: l’integrazione desiderata non potrà mai avere i risultati preposti. Perché non sono state smistate in altre parti della città? La soluzione prescelta dagli amministratori, oltretutto, si è convogliata in sistemazioni ben lontane dalle loro abitazioni, forse consapevoli delle conseguenze che si sarebbero potute verificare. Alla luce di quanto esposto si chiede che la situazione venga riesaminata urgentemente per tutelare le nostre abitazioni, le nostre famiglie e i nostri figli tuttora spaventati e insicuri”.

10 Aprile 2015