Renzi, Berlusconi e le Riforme

L'opinione di Vittorio Guillot

Non sono d’accordo con chi attacca Renzi perché nel suo governo ci sono degli indagati. L’indagato , infatti, è un “sospettato” che non è ancora riconosciuto come colpevole . Chiunque può essere sospettato ma venire riconosciuto come innocente non appena le indagini vengano un po’ approfondite. Perché, quindi, penalizzare uno che potrebbe risultare innocente? E se le accuse in base alle quali viene indagato fossero malevolmente e falsamente mosse da un avversario politico, perché dovremmo far fuori un indagato e favorire, così , quell’avversario che sarebbe più delinquente di lui?

Invece mi va bene che i delinquenti, che siano giudicati e riconosciuto come tali da una magistratura veramente sopra le parti , non debbano far parte del parlamento ma stare in galera! Anche se penso che non spetti ai giornali e ai condannati stabilire se il magistrato sia imparziale, sbaglio se sostengo che questa imparzialità debba scaturire dal divieto per giudici di partecipare alla politica attiva, mentre oggi è loro consentito entrare e uscire dalle liste elettorali o dal parlamento come si può fare con una porta girevole? Vi pare degna di un serio e democratico “stato di diritto” la formazione di correnti di magistrati fortemente “politicizzate”, come, per esempio ,magistratura democratica, anche se, onestamente e ovviamente, non vi è solo quella? Vi sembra in armonia con la indipendenza del “potere giudiziario” che la nostra Costituzione preveda che i membri del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Costituzionale siano in gran parte nominati dai politici?

Perché, poi, i magistrati che sbagliano per ignoranza crassa o per applicare la legge in modo difforme dalla volontà del legislatore, non dovrebbero rispondere del loro comportamento quanto meno rimettendoci la carriera , risarcendo chi è danneggiato e lo Stato e, se del caso, venendo cacciati dalla magistratura? Perché il comportamento dei magistrati non dovrebbe essere giudicato da corti formate da giuristi fuori servizio o in pensione, quali, ad esempio, professori universitari di diritto e ad avvocati “giubilati” ? Mi farebbe piacere sentire se qualcuno ha, in merito, una migliore soluzione per risolvere questo grave problema della nostra democrazia! Personalmente sottrarrei alla discrezionalità dei politicanti anche la nomina di primari, managers e dirigenti dei tanti enti pubblici e la affiderei solo alle valutazioni dei loro titoli, meriti e capacità. Credete che , adottando simili metodi, il nostro bene comune e il legittimo interesse di ciascuno di noi a veder ben funzionare i pubblici servizi verrebbe mortificato o tutelato meglio?

E’ evidente che per realizzare tutto ciò che ho detto sarebbe necessaria una profonda revisione della nostra Costituzione che la aggiorni secondo le esigenze dei tempi nuovi. Ovviamente mi chiedo su che basi i nostalgici, anzi i reazionari, non vogliano cambiare neppure una virgola della nostra Magna Charta. Mi chiedo, in particolare, se non è vero che Essa consenta quello strapotere dei partiti politici che si chiama partitocrazia. Se non fosse così, mi chiedo ancora, come mai nessuna delle leggi che consentono questo strapotere e le commistioni tra magistratura e politica non sono mai state dichiarate incostituzionali?

Tornando a Renzi, dico che non capisco neppure coloro che lo attaccano per gli accordi con Berlusconi. Quest’ultimo, infatti, piaccia o no, è il capo di uno dei più grossi partiti nazionali. Perciò realisticamente nessuna riforma costituzionale può essere fatta senza l’appoggio del suo partito. Berlusconi è un pregiudicato? Verissimo. Ma se continua a fare politica non significa, forse, che i suoi avversari , che pure hanno avuto ripetutamente la guida del governo nelle loro mani, non hanno saputo, o voluto, fare una legge o una riforma che lo mettesse definitivamente fuori gioco? Perché non l’hanno fatta e perché non hanno mai fatto una seria legge sul “conflitto di interessi”? Per incapacità, perché hanno la coda di paglia o perché preferiscono strumentalizzare elettoralmente queste situazioni? Comunque sia, apprezzo il programma di riforme annunciato da Renzi anche se ho delle perplessità sulla sua capacità di realizzarle nei tempi che ha indicato. Penso, inoltre, che non siano sufficienti per risolvere radicalmente la crisi del nostro sistema socio-politico. Accetto, comunque, quelle riforme perché so bene che quelle piacciono a me piacciono solo a me e a nessun altro .

Mi sembra, in poche parole che rifiutare quelle di Renzi, perché occorrerebbe “ben altro”,sarebbe realisticamente sbagliato e assolutamente sterile. Ciò non toglie che io sia convinto che la crisi del sistema e della economia si possa risolvere drasticamente solo con l’istaurazione di una repubblica presidenziale e di un parlamento in cui siano rappresentate le categorie sociali e con la socializzazione delle imprese e, cioè, facendo partecipare i lavoratori alla loro gestione e agli utili. Mi pare che ciò non solo non mortificherebbe la proprietà e gli investimenti privati ma, addirittura, li favorirebbe perché il comune interesse allo sviluppo e la collaborazione sociale tornerebbe utile a tutti coloro che, imprenditori e lavoratori, sono coinvolti nei processi produttivi. C’è qualcosa di illogico, di antisociale e di reazionario in questa idea?

Vedo, comunque, che Renzi non ha ancora ancora iniziato a governare che già hanno cominciato a mettergli il bastone tra le ruote per motivi di personalismi politici. Questo non è un modo di agire degno di chi vuole veramente il bene comune e tirar fuori l’Italia dalla crisi in cui si dibatte. A me non piace che Renzi sia andato al governo smentendo ciò che aveva sostenuto fino ad allora . Non vanno neanche bene le pressioni che un suo sottosegretario, comunque neppure indagato, avrebbe esercitato su un giornale .Penso anche che la Barracciu non sia stata candidata alle regionali perché , col suo curriculum, avrebbe fatto perdere voti al partito e che sia stata nominata sottosegretario per darle un contentino e, allo stesso tempo, per levarsela dai cabasisi. Che ad attaccare Renzi siano certi personaggi che non vedono il trave che hanno nel loro occhio, però, mi piace ancora meno! Non mi piace neppure che, anziché giudicare Renzi per le cose serie, ci si accanisca contro lui per una canzoncina stupida cantata da una scolaresca.

Pensate veramente, voi , persone di buon senso, che, soprattutto in clima di autonomia scolastica, il presidente del consiglio sapesse che canzoncina venisse cantata? Di Renzi, invece, mi piace che abbia detto che l’Italia non deve fare i compiti che gli vengono dati da questa Europa , che non è l’Europa dei popoli e delle nazioni, ma quella in cui dettano legge i banchieri, i burocrati e gli Stati più forti. Malgrado questa mia ultima affermazione, non sono certo di sinistra. Qualche fondamentalista, di quelli, per intenderci, che considerano “fascisti” coloro che non sono schierati dalla loro parte, mi ha addirittura “accusato” di essere di destra, addirittura di quella estrema! Lascio a voi giudicare se in quanto scrivo e penso ci sia qualcosa di estremista. A me, francamente, le inconcludenze e gli affarismi che caratterizzano certa destra fanno schifo , perciò, politicamente parlando, mi sento “senza fissa dimora “… Quanto a Renzi, termino affermando di non essere un suo fan e che, per valutarlo, aspetto di vedere ciò che farà. In altri termini, per non danneggiare l’Italia, non Renzi, di cui non mi interessa più di tanto, ritengo che sia giusto e opportuno giudicarlo, cioè, sulle cose serie che farà o non farà . Perciò mi auguro che non gli rompano le scatole con le baggianate.

Vittorio Guillot, 16 Marzo 2014