Prete cerca di rivendere iPad rubato: arrestato per estorsione

L'uomo di chiesa si è giustificato davanti ai carabinieri sostenendo che quel tablet l'aveva acquistato in un mercatino e rivoleva solo indietro i soldi spesi. Nella stanza del religioso sarebbe stato poi trovato un vero e proprio arsenale tecnologico

Un frate domenicano ha chiesto 150 euro per restituire l’iPad rubato alla legittima proprietaria. Per questo motivo è finito in manette per estorsione. La storia è raccontata da Il Messaggero. Un gesto compiuto “in buona fede” si sarebbe giustificato padre Andrea, vicario della basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma: “Io questo Ipad l’ho comprato a un mercatino all’Ostiense e l’ho pagato 150 euro. Rivoglio la stessa somma. Comunque sto facendo un favore alla proprietaria, no?”, avrebbe spiegato al carabiniere che si era finto amico della proprietaria del tablet. Quest’ultima infatti aveva avvertito i militari dell’Arma, che aveva fissato un incontro con l’uomo di chiesa per discutere”la “compravendita”. I carabinieri in borghese lo hanno così arrestato.

Ma non finisce qui. Secondo quanto scrive il quotidiano “l’alloggio di padre Andrea, presso la Casa dei frati domenicani, accanto alla Basilica, è stato messo sotto sequestro su ordine della procura di Roma”. In quell’appartamento i carabinieri avrebbero scoperto “centinaia di oggetti di telefonia e informatica di dubbia provenienza”. Un’ulteriore prova della ricettazione, dunque. Tant’è che alla stanza del frate sono stati apposti i sigilli. Il giudice Tiziana Gualtieri ha poi convalidato l’arresto in flagranza e ha respinto la misura cautelare ai domiciliari chiesta dal pm. L’avvocato di don Andrea, Riccardo Chilosi, in aula ha provato a difendere il suo assistito: “È tutto un gigantesco equivoco. Il sacerdote voleva solo restituire l’Ipad. E quei telefonini non sono altro che vecchi esemplari che colleziona. Andare per mercatini mica è reato”.

Tratto da www.fanpage.it ©

 

B.C., 13 Marzo 2014