Prendas de Ittiri, al via la 13^ edizione

Una ricca 'tre giorni' che parte dalla tradizione e guarda al futuro : Enogastronomia, artigianato, cultura e sport.

“Siamo nati come una esposizione di produttori locali, ma col tempo ci siamo trasformati in una vetrina dell’intero paese di Ittiri, poi abbiamo allargato gli orizzonti ai comuni limitrofi. Il futuro è diventare la vetrina degli artigiani del Nord Sardegna”. Roberto Merella, presidente dell’associazione Prendas de Ittiri presenta così la manifestazione di promozione dell’agroalimentare e dell’artigianato che ha tracciato un nuovo sentiero, andando oltre la sagra o la fiera. Da venerdì a domenica Ittiri mette in mostra i gioielli del territorio: sia quelli legati alle attività produttive che hanno saputo varcare i confini dell’isola, sia quelli legati alla tradizione e alle bellezze architettoniche.

“La nostra comunità -spiega il sindaco di Ittiri Antonio Sau- è particolarmente affezionata a Prendas de Ittiri. La manifestazione, accolta nel cuore della città, mostra la ricchezza e l’altissima qualità delle produzioni locali, offrendo nel contempo un corposo programma di eventi culturali, sportivi e di promozione del territorio. L’estro e la qualità dei nostri operatori economici attirano migliaia di visitatori che approfittano della manifestazini per deliziarsi con le nostre “prendas” che ci contraddistinguono in tutto il territorio regionale”.

Roberto Merella aggiunge: “Sarà come da statuto, la mia terza ed ultima da presidente, tre anni fantastici ed entusiasmanti ma non nego anche molto faticosi. La manifestazione ha ormai raggiunto la propria maturità, sarà cura di chi verrà dopo di noi aggiornarla e mantenerla viva. Il centro della manifestazione rimarranno gli artigiani nelle due piazze (Marconi e XXV Luglio) mentre nelle vie limitrofe ci sarà un esplosione di mostre, sfilate, balli e canti”.

Gli stand saranno dedicati alle aziende che producono carciofi, olio, pane, miele, dolci, torrone, salumi, formaggi, vino, birra, e che si occupano di ristorazione, produzioni artistiche, lavorazione di ferro e trachite, e di macchine a controllo numerico. Lungo le vie di Ittiri sarà possibile visitare esposizioni e laboratori dedicati agli addobbi floreali, alle creazioni sartoriali, alle ceramiche, all’arte orafa e alla realizzazione di maschere e costumi sardi.

Visite e mostre- Vario anche il ventaglio di proposte per le visite guidate. Nell’ambito di “Caseifici aperti 2018” si potrà visitare sabato mattina il Caseificio Lait, che raccoglie 400 allevatori. Per tutti e tre i giorni sarà poi possibile visitare la Biblioteca provinciale francescana di San Pietro in Silki, ospitata in un edificio settecentesco adiacente al Convento Francescano di Ittiri, che propone circa 60.000 volumi, dal 1.400 al secolo scorso.

Presso il Centro per le arti di via XXV luglio la Pro Loco ha allestito i Laboratori del saper fare: la tessitura, il ricamo e il legno. Il gruppo Itifallico propone “Fainas de festas: l’arte delle massaie”. Al Mulino Faedda l’associazione Radioamatori italiani ha allestito il Museo della Radio “Mario Faedda”. Le creazioni “Afrodite” sono in mostra presso la Galleria Design Giafrà, in Corso Vittorio Emanuele 100 c’è l’esposizione dal titolo “Quello che ho in testa”. La mostra “Sas pizzinnas de Ittiri” curata dalla Pro Loco è dedicata alle ceramiche artistiche.

26 Aprile 2018