Posidonia, bocciata la legge regionale

L'assessore comunale all'ambiente: "Regione e Governo per troppo tempo si sono infischiate del problema. Ora mettano subito un punto alla situazione o mi farò direttamente promotore di clamorose proteste"

La Corte costituzionale ritiene parzialmente illegittima la legge regionale sulla gestione della posidonia. La sentenza vieta lo spostamento temporaneo degli accumuli di posidonia in aree diverse dall’arenile in cui si trovano, anche se queste sono situate nello stesso Comune. Inoltre, l’operazione di separazione della sabbia dal materiale organico non deve  essere effettuata in siti di conferimento ma nel luogo in cui si trova la posidonia.

Sulla bocciatura della legge regionale interviene Andrea Montis, assessore all’ambiente del comune di Alghero:

Leggo toni esultanti relativamente alla bocciatura della corte costituzionale in danno ad alcuni articoli della Legge Regionale 1/2020  e  quindi anche di tutte le linee guida regionali fin ora utilizzate sulle modalità di gestione della posidonia. In base alla sentenza, se non come rifiuto, la posidonia non può uscire dalla spiaggia, neanche se depositata temporaneamente, e dovrebbe quindi rimanere accumulata nella stessa.

Spiegatelo ai concessionari, che non possono più posizionare lettini per fare spazio alla posidonia, spiegatelo ai cittadini e alle amministrazioni comunali presenti e passate che si son susseguite nella nostra città che tanti sforzi hanno compiuto per lo smantellamento di quel sito di accumulo indecente creatosi negli anni ( San Giovanni ) dove oggi secondo il legislatore dovremmo continuare ad accumularvi posidonia rinunciando a interi tratti di spiaggia fruibili. In pratica, secondo  la sentenza, non potevano esser  individuati quali siti di accumulo temporaneo quelli individuati nel 2019 a Cuguttu ( esteso quest’anno da questa amministrazione) nè tutti i restanti. Fortunatamente il Sindaco vi ha messo rimedio con apposite Ordinanze, che ne permettono la permanenza, che sono la materializzazione della solitudine dei sindaci nella risoluzione dei problemi.

Anziché esultare ci piacerebbe capire, quali sono i contributi dei rappresentanti regionali al Governo per risolvere la problematica che pare non esistere se non limitatamente ad uno scontro politico lontano dal trovare soluzioni. Nel frattempo l’Amministrazione Comunale si vede costretta, in totale solitudine, a emettere atti che regolarizzino la mala attività legislativa ( a tutti i livelli) da una parte e la totale distanza dalle problematiche reali dall’altra, catalogando già come rifiuto tutta la Posidonia sin ora rimossa nel corso di questa stagione e delle passate stagioni   privandosi della possibilità di poterla riposizionare a Novembre nel caso in cui ve ne fosse Bisogno. Una confusione dettata dalla scarso conoscenza delle reali problematiche, a tutti i  livelli.

La Posidonia ancora presente nelle spiagge e che aspetta di essere rimossa anche per rimettere in moto un economia di vitale importanza per la nostra città, sarà depositata temporaneamente ai margini Nord e Sud dell’area dove insiste il canalone. Ce lo impongono! e così faremo. Quella ancora presente nella spiaggia di Cuguttu, verrà invece accumulata ai margini della stesa spiaggia con la Pineta: ce lo impongono! Rimane poi il problema di Punta Negra, una piccola spiaggia che non ha gli spazi per poter accumulare la posidonia presente e dovrà quindi rimanere sul posto: ce lo impongono! lo spieghino ai fruitori di quella spiaggia e alla struttura alberghiera presente a cui l’anno scorso abbiamo restituito una spiaggia fruibile e decorosa.

La Regione e il Governo che per troppo tempo si sono infischiate del problema o comunque lo hanno trattato in maniera oltremodo dilettantistica  e con fini meramente politici e propagandistici mettano subito un punto alla situazione o mi farò direttamente promotore di clamorose proteste a difesa dell’Amministrazione che rappresento che in Italia, senza paura di esser smentito, è quella maggiormente ferrata sul tema in questione,   e che ha saputo trovare  nuove strade e forme  di tutela e  che pretende di essere ascoltata coinvolta e sostenuta economicamente. Bene la richiesta di Forza Italia di discuterne subito localmente in commissione, lo auspico. Ma non basta! la Regione se ne dovrà far carico con urgenza, nel frattempo i lavori proseguono con le modalità sopra esplicitate.

6 Maggio 2021