Porto Torres, Bando Rei: via alle domande

I cittadini potranno presentare la documentazione per beneficiare del Reddito di inclusione

Da oggi primo dicembre sarà possibile presentare le domande per beneficiare del Rei, il reddito di inclusione sociale. L’avviso, contenente tutte le informazioni necessarie, è infatti stato pubblicato sulla home page del sito internet del Comune. Il Rei, reddito di inclusione, è una misura nazionale di contrasto alle povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie economicamente svantaggiate. Si compone di due parti, una è il beneficio economico vero e proprio, della durata di 18 mesi erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica, con un importo variabile a seconda del numero dei componenti la famiglia e dal cosiddetto “reddito disponibile” (può arrivare fino ad un massimo di circa 485 euro mensili); l’altra è il progetto personalizzato che prevede l’attivazione di un progetto di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà. Il progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole, i soggetti privati ed enti no profit e coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare; prevede inoltre specifici impegni per adulti e minori sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni.

«Da oggi primo dicembre sarà possibile presentare istanza – commenta l’assessora alle Politiche sociali Rosella Nuvoli – i cittadini che avranno necessità potranno rivolgersi eventualmente per delle consulenze allo sportello appositamente dedicato che sarà operativo da martedì 5 dicembre presso la sede del servizio Politiche sociali in viale delle Vigne 5, nei giorni ed orari di ricezione al pubblico. Si tratta di un’importante misura di contrasto alle povertà che però va al di là del semplice beneficio economico. Grazie all’attivazione dei progetti di inclusione le famiglie saranno interamente coinvolte, con la regia delle istituzioni – tra cui anche gli enti privati no profit – in un percorso di reinserimento lavorativo. I progetti prevedono l’identificazione degli obiettivi, dei sostegni di cui la famiglia necessita e di precisi impegni a svolgere specifiche attività che i membri della famiglia si assumono. Questi possono essere, oltre che di natura lavorativa, anche mirati alla frequenza scolastica o alla tutela della salute».

1 Dicembre 2017