Pirisi, (PD): «Clima agitato e confuso, Consiglio svilito e demotivato»

Attraverso una nota stampa il Consigliere Comunale Mimmo Pirisi, capogruppo del PD, commenta quanto avvenuto nell’ultimo consiglio, assemblea conclusasi dopo una ventina di minuti senza che in Aula si approvasse o quantomeno discutesse  alcun punto all’ordine del giorno.

«Ancora una volta – scrive Pirisi – siamo stati testimoni nostro malgrado come amministratori delle singolari metodologie utilizzate dall’amministrazione targata Mario Bruno nel gestire i lavori dell’aula Comunale. Nell’ultima seduta c’è stato l’ennesimo nulla di fatto, con ulteriore spreco di denaro pubblico. Una seduta iniziata male e finita peggio. Il Presidente del Consiglio, in assenza del sindaco (in un clima infuocato) ha prima incontratto con l’assessore Ansini e i capi gruppo consiliari i rappresentanti dei lavoratori della cooperativa che si occupa di assistenza (che chiedevano invano da mesi un incontro con il Sindaco e che si sono visti loro malgrado costretti a mettere in atto una forma di protesta plateale che si sarebbe potuto evitare), rassicurandoli sulle lore leggittime richieste e poi, alla luce delle ultime informative date dal vice sindaco Cacciotto a riguardo della impossibilità di approvare il tributo Tari ( già fortemente in ritardo ) e dal successivo rifiuto del sindaco sollecitato a più riprese dall’aula a relazionare sulla vicenda cooperativa e sul destino dei lavoratori di Alghero in house (anch’essi presenti in aula per conoscere il loro futuro), ha preferito responsabilmente sospendere la seduta nel forte imbarazzo di tutti».

«Ci chiediamo ancora una volta – prosegue il capogruppo PD in consiglio comunale – se gli appelli alla condivisione fatti dalle forze di opposizione caduti nel nulla e la forma utilizzata da questo Sindaco nel gestire il tutto sia leggittima e rispettosa delle prerogative del Consiglio e nella sostanza se è possibile continuare ad andare avanti in questo modo con un consiglio svilito, depotenziato e demotivato che sempre più spesso si trova a lavorare senza numeri, con le commissioni convocate all’ultimo momento per approvare atti importantissimi per la comunità algherese come la Tari e poi scoprire che va rivisto tutto,  con un Bilancio (oramai siamo a giugno ) ancora lontano dalla sua approvazione che costringerà gli uffici a lavorare in regime di dodicesimi (con i problemi della spesa corrente). Tutto questo, cosa ancora più grave, avviene in un clima generale sempre più agitato e confusionale che fa pensare a molti ad una guida oramai allo sbando senza la necessaria serenità che avrebbe bisogno di rivedere oltre alla forma la sostanza del suo modo di amministrare e opportunamente effettuare i neccessari correttivi e, nel caso contrario, anche valutare la possibilità di dare di nuovo la parola ai cittadini».