«Piras non si salva dal ridicolo»

I Riformatori di Alghero replicano al rappresentante del Nuovo Centro Destra Emiliano Piras in merito al tema dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali

L’ultimo intervento del consigliere Emiliano Piras – (LEGGI) – , al di là del suo spessore (?) politico, ci offre l’occasione di precisare che il Partito dei Riformatori, da lui definito “pseudo-partito”, è nato nel 1996; è fortemente radicato in Sardegna; in Alghero dispone di una propria sede politica; è strutturato come da statuto; ha una lunga lista di iscritti e simpatizzanti; ha un coordinamento e un coordinatore, ma, soprattutto esprime una forte e vigile, praticamente quotidiana presenza su tutte le maggiori problematiche amministrative e socio-economiche che riguardano la nostra città, così come i nostri concittadini, al contrario del Consigliere Piras, ben sanno. Un partito che nel tempo ha anche assunto ruoli ed incarichi politici di grande responsabilità, come del resto ne ha usufruito a piene mani nell’intero ultimo trentennio la stretta parentela del consiglere Piras che a noi li rimprovera e non guarda poi in casa sua.
Ma anche un Partito, quello dei Riformatori, per quanto concerne la riduzione dei costi della politica, che è stato sostenitore di quel referendum del 6 maggio 2012 in cui 525mila sardi si espressero a favore del taglio dei compensi dei consiglieri regionali, che oggi, per l’appunto, percepiscono il 40% in meno rispetto al passato; la riduzione dei Consiglieri regionali da 80 a 60; la riduzione dei vitalizi; l’azzeramento dei Consigli di amministrazione di tutti gli enti strumentali e questo senza guardare in faccia a nessuno, né uomini né partiti.
Chissà se il NCD, il partito rappresentato dal consigliere Piras, può vantare altrettanta struttura, uomini e presenza o se non si tratta, invece, semplicemente di un simbolo che gli è servito per rappresentare se stesso in consiglio comunale.
Dal comunicato di Emiliano Piras emerge un ingiustificato livore nei nostri confronti. Ingiustificato quando si pensi che noi non abbiamo fatto altro che rendere più pubblica, per così dire, una sua posizione assunta in aula e dunque di per sé già pubblica. Ma forse comprensibile se si considera il suo livore come conseguenza del fatto di averlo noi messo di fronte alla propria incoerenza. Infatti, lo ribadiamo, il consigliere Piras lo scorso novembre 2014, in seguito all’iniziativa taglia-gettone, faceva sapere di aver preparato un emendamento che addirittura avrebbe previsto l’annullamento di tutti i compensi. In aula, nell’ultimo consiglio comunale del 18 febbraio ultimo scorso ha votato in manuera diametralmente opposta.
È noto a tutti, infatti, con quale forza e tenacia Emiliano Piras ha affermato la volontà di mantenere inalterato l’importo del gettone votando contro la proposta di ridurlo, allineandolo alla media nazionale, non di abolirlo. Tant’è! Noi, come Riformatori, continueremo a dar conto alla gente, pubblicamente e senza omissioni, dell’operato dei nostri Consiglieri e degli Assessori nell’espletamento delle proprie funzioni. Perché anche quello della testimonianza, del controllo e della vigilanza, sentiamo come nostro compito e nostro ruolo, oltre quello di esprimere legittimamente le nostre opinioni, senza sconti per nessuno, anche e soprattutto perché non siamo presenti in Consiglio comunale e per ciò stesso assolutamente lontani da interessi di parte, immediati o futuri, e men che meno personali. Infine ci piace concludere con un pensiero personalissimo per il consigliere Emiliano Piras: giustificare la propria incoerenza e la propria inconsistenza politica rinfacciando la presunta incoerenza e inconsistenza politica di chi a ragione ti fa notare le tue, non ti assolve, non ti redime, e, soprattutto, non ti salva… dal ridicolo!
Riformatori di Alghero, 22 Febbraio 2016