Piano di Bonifica fermo, borgate in rivolta

Dopo lunghi mesi di attesa, gli imprenditori agricoli di Alghero hanno sbottato

Dopo lunghi mesi di attesa, gli imprenditori agricoli di Alghero hanno sbottato. E lo hanno fatto ieri,  lunedì 9 dicembre a Maristella, in occasione di un incontro richiesto urgentemente all’assessore all’urbanistica Emiliano Piras dall’associazione di categoria Coldiretti dietro forti pressioni da parte delle più blasonate aziende agricole algheresi. Clima rovente, operatori e rappresentanti delle borgate esasperati. Motivo del contendere il Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica, strumento necessario alle aziende dell’agro per potersi rinnovare dopo oltre 15 anni di blocco. Nel mirino l’assessore Piras che aveva già in passato ribadito la volontà di chiudere rapidamente la pratica iniziata dall’amministrazione Bruno “ma che poi, in sostanza – spiega il presidente del comitato di borgata di Maristella, presente all’incontro insieme ai rappresentanti dei comitati di Sa Segada – Tanca Farrà e Guardia Grande – Corea, –  non ha fatto seguire le parole ai fatti. L’assessore, in più occasioni, aveva infatti posto scadenze temporali e successivamente scadenze tecniche, tutte raggiunte senza che si andasse poi in approvazione definitiva in consiglio comunale”.

Tutti sono stati d’accordo sulla necessità di ricevere risposte immediate per un territorio che sta oramai morendo. L’assessore Piras da una parte ha ribadito la volontà dell’Amministrazione Comunale di concludere l’iter del Piano ma non ha saputo dare tempi certi. “Si tratta di settimane? Mesi? Anni? – si interrogano i rappresentanti dei comitati di borgata – Questa mancata informazione, estrapolabile semplicemente imponendola ai tecnici incaricati alle ultime integrazioni al Piano, ha letteralmente gelato i presenti e sono montate forti le proteste insieme allo sconcerto generale”.

“L’assessore Piras non sta facendo gli interessi della collettività – dichiara Tonina Desogos, Presidente del Comitato di Borgata di Maristella-. Sta tenendo da mesi tutta l’agricoltura di Alghero bloccata senza una giustificazione valida. Ci dice che sono cinque mesi che lavora incessantemente sul Piano ma che non ha idea dei tempi necessari per l’approvazione. Si trincera dietro un “presto”, lo stesso mantra che ripete da mesi. E’ come se il Comune, a causa di una semplice manutenzione, chiudesse al passaggio la via del negozio dell’assessore e l’amministrazione non pretendesse dall’azienda che sta eseguendo i lavori le tempistiche di riapertura. Sarebbe l’assessore stesso il primo a protestare e a pretenderle insieme a tutti i negozianti della via. Il fatto di giungere a questa riunione senza avere chiesto ai tecnici una tempistica è stato davvero deplorevole. Non siamo il centro storico ma abbiamo la nostra dignità e siamo anche noi cittadini algheresi”.

“Da un imprenditore come Emiliano Piras non mi aspettavo quello che oramai assume i contorni di un teatrino – ha aggiunto Antonio Zidda, Presidente del Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà-. Nessuna novità e tempi incerti. L’assessore si lamenta se poi chiediamo informazioni in Provincia, in Regione e ovunque riguardo al Piano? Dovrebbe prendersela con sé stesso per essersi tolto da solo la nostra fiducia in questi mesi. Sappiamo bene come stanno le cose. Intervenga il Sindaco a interrompere questo scempio”.

Per Angelo Sanna, presidente del Comitato di Borgata di Guardia Grande Corea, “sono necessarie delle risposte perché i cittadini sono stanchi di vivere in questa situazione di incertezza”. Per il direttore di Coldiretti Sassari, Ermanno Mazzetti, è necessaria l’approvazione del Piano al più presto e Coldiretti si impegna a seguire da vicino la questione. L’assessore Piras ha ribadito più volte la volontà sua e dell’Amministrazione Comunale di chiudere l’iter ma – sottolineano i rappresentanti di borgata –  il clima nella sala durante l’incontro era di incredulità e frustrazione”.

Nella foto: immagine d’archivio

10 Dicembre 2019