Piano casa, Confartigianato: «Tempi lunghi, proroga necessaria»

Dopo 102 giorni dalla scadenza del vecchio Piano Casa (era il 29 novembre), il nuovo arriva oggi in Consiglio Regionale portandosi dietro i nuovi drammatici dati sugli occupati in edilizia nel IV trimestre 2014.

Dopo 102 giorni dalla scadenza del vecchio Piano Casa (era il 29 novembre), il nuovo arriva oggi in Consiglio Regionale portandosi dietro i nuovi drammatici dati sugli occupati in edilizia nel IV trimestre 2014.

Tutto questo accade dopo oltre 5 mesi (160 giorni) dall’annuncio dell’Assessore all’Urbanistica, Cristiano Erriu, al Consiglio (era il 2 ottobre) e dopo 152 giorni dall’approvazione del DDL in Giunta (era il 10 dello stesso mese), con la discussione che in Aula inizierà solo la settimana prossima e con tempi indefiniti per l’approvazione conclusiva della nuova Legge.

«Oggi sarebbe facile affermare “Noi ve lo avevamo detto che i tempi sarebbero stati lunghi e che sarebbe stata opportuna una proroga di 6 mesi” – afferma la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti – è vero che gli artigiani sono abituati a costruire e a creare con pazienza. Ma ormai anche la pazienza ha un limite. Purtroppo per l’ennesima volta stiamo certificando che i tempi della politica non sono quelli delle imprese».

Alla lentezza esasperante della politica si uniscono i numeri, da due fonti ben diverse fra loro, per nulla esaltanti, degli occupati del settore.

La prima fonte è l’Agenzia Regionale per il Lavoro che pochi giorni fa, attraverso il “Bollettino di marzo 2015 con dati relativi al IV trimestre 2014”, riporta proprio come nelle costruzioni le nuove assunzioni siano 4.134, le cessazioni 5.582, per un saldo di -1.448 addetti.

La seconda fonte è l’ISTAT.

Questi dati segnalano che alla fine del 2014, gli occupati nelle costruzioni in Sardegna erano 45.479.

Entrando nel particolare, le rilevazioni del 2014 segnalano 39.117 addetti nel primo trimestre, 45.381 nel secondo, un aumento nel terzo con 51.720 occupati, ma nuovamente un crollo nel quarto con 45.699.

«Noi avevamo paura dei tempi lunghi dell’approvazione della nuova Legge, e di quello che sarebbe potuto accadere; per questo fin dallo scorso luglio invocammo una proroga – continua la Folchetti – che, con tranquillità e serenità, consentisse agli artigiani di fare le dovute valutazioni, continuando a lavorare con questo strumento, e alla Giunta e al Consiglio di disegnare una legge armonica con il territorio, con lo sviluppo dei centri urbani e con le necessità delle imprese».

«All’inizio di febbraio, attraverso una lettera, chiedemmo anche un incontro urgente al Presidente Pigliaru – riprende la Presidente  – per rappresentare la situazione del comparto e per lavorare insieme a delle soluzioni. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta».

«Auspichiamo, e ci auguriamo, che la IV Commissione del Consiglio – conclude Maria Carmela Folchetti – abbia tenuto in considerazione le osservazioni presentate mesi fa da Confartigianato e che voglia tenere conto dei suggerimenti che le imprese proporranno ai Consiglieri Regionali, sempre nell’ottica del miglioramento del patrimonio edilizia e della tutela del paesaggio».

Redazione, 11 Marzo 2015