Pension gap in aumento, la pensione privata si propone come una valida soluzione

In Europa la popolazione sta invecchiando, situazione che crea ancora più pressione sui sistemi pensionistici. La questione è stata attentamente analizzata da AVIVA, che ha stilato un rapporto per quantificare il pension gap, vale a dire la differenza tra l’ultimo stipendio percepito e l’importo sulla prima pensione. In pratica è la diminuzione del reddito che si verifica quando si passa dalla vita lavorativa alla pensione. Il rapporto di AVIVA ha valutato il periodo dal 2011 al 2051, tenendo conto anche delle attività finanziarie non previdenziali portate avanti e dei diversi modelli di consumo nei vari paesi.
In Europa il pension gap attuale si aggira sui 1.900 miliardi di euro, circa il 19% del PIL. Tale stima si basa sull’ipotesi che le persone vicine alla pensione abbiano bisogno di circa il 70% del reddito pre-pensionamento e che il rendimento medio degli attivi dei fondi pensione equivalga al 5%.
Anche apportando modifiche, come migliorare il rendimento degli investimenti dei fondi pensione, innalzare le pensioni erogate dallo Stato, diminuire la disparità tra lo stipendio percepito durante l’attività lavorativa e la pensione, o posticipare l’età di uscita dal lavoro, persistono comunque delle notevoli differenze nel trattamento pensionistico che richiedono interventi.
Secondo lo studio il risparmio pensionistico, a livello individuale, dovrebbe aumentare di circa 12.000 euro annui. Le persone più anziane dovrebbero studiare varie alternative, come ad esempio lavorare di più e prolungare quindi l’età del pensionamento. I giovani avrebbero invece un margine di tempo maggiore per aumentare il loro risparmio previdenziale. Le classi reddituali medie sono destinate a subire maggiormente gli effetti del pension gap.
Secondo AVIVA il divario pensionistico rappresenta una sfida importante e destinata ad accentuarsi nel tempo, quindi sono necessarie riforme strutturali e modifiche nelle abitudini di spesa a livello sociale. Sul piano individuale invece è importante che ogni cittadino europeo sviluppi una maggiore consapevolezza sulla propria situazione previdenziale, incrementando il risparmio per la pensione e considerando tutti i propri beni come elementi di una più ampia strategia per il futuro pensionistico.
In tale ottica ogni cittadino dovrebbe costruire una sua pensione privata, cioè un sistema di risparmio volontario che integra la pensione pubblica statale, fornendo un reddito aggiuntivo durante la pensione. In questo modo è possibile mantenere lo stesso tenore di vita, anche dopo essere andati in pensione, e godersi la vecchiaia con serenità e senza preoccupazioni.
La pensione integrativa è alla portata di tutti, poiché ognuno può investire ogni mese le somme che desidera così da accumulare un capitale importante, che andrà poi ad affiancarsi alla pensione pubblica. I fondi pensione consentono di investire sui mercati finanziari con diversi profili di rischio, adattandosi così alle preferenze di investimento di ogni cliente. Inoltre ci sono molti vantaggi anche a livello fiscale dal punto di vista della tassazione, per questo motivo la pensione integrativa è uno strumento sempre più richiesto e apprezzato da tutti i lavoratori, non solo quelli prossimi alla pensione.