Patto Civico su Ryanair ad Alghero: «Si può fare, Si deve fare»

L'opinione di Stefano Lubrano, leader di Patto Civico Alghero

La recente decisione del vettore irlandese di cancellare 22 tratte sulla Sardegna, 14 su Alghero e su Cagliari ha enfatizzato il non-sense della politica dei trasporti della Regione Sardegna. In particolare da diverse settimane è “on-line” una vera e propria soap-opera che appassiona, sgomenta, fa sperare, fa irritare e tiene sulle spine i sardi. Un vero e proprio kolossal, con attori protagonisti, non protagonisti, comparse di lusso e comparse sconosciute, addirittura il lancio di una colletta fra privati, il capo di sopra che coinvolge il capo di sotto, tutti con il comune obiettivo di spingere la Regione Sardegna nella persona dell’assessore regionale ai trasporti a proseguire nel sostegno alle low cost, ed in particolare a ripristinare le rotte oramai cancellate da Ryanair su Alghero e Cagliari.

Tutti gli addetti ai lavori sanno bene che dall’ottobre 2014 l’Unione Europea considera ammissibili le pratiche di co-marketing ai vettori low-cost; nei giorni scorsi l’on. Marco Tedde ha richiamato questo pronunciamento evidenziando come “Sogeaal e la Regione siano da considerarsi come un’ unica entità paragonabile ad un privato che investe sul mercato.” Per capire bene che tipo di partita si stia realmente giocando oggi sulla pelle dei sardi, ed in particolar modo sui sardi del nord-ovest riteniamo sia importante soffermarsi sul legame Sogeaal e Regione; sono considerati, ai sensi del pronunciamento UE come un’unica entità perchè la Regione è proprietaria al 100% della Sogeaal. Stando così le cose nulla osta a rendere disponibili le risorse per sostenere le rotte low-cost su Alghero, occorre presentare un piano che evidenzi quali siano i ricavi incrementali rispetto ai costi incrementali, cioè quali siano i benefici economici a fronte dei costi generati da questo investimento. Questo perchè la Sogeaal è di proprietà della Regione; il problema per l’assessore Deiana è un altro: la proprietà degli aeroporti di Olbia e Cagliari non è della Regione ma di privati e ai sensi di quanto stabilito dall’UE la Regione non avrebbe modo di sostenere i low-cost in questi aeroporti con le stesse modalità che può utilizzare per Alghero. Risultato Alghero perde 14 rotte.

In tutto questo desta perplessità l’atteggiamento del management della Sogeaal che anzichè chieder con forza l’impegno della Regione si preoccupa di spingere i privati ad una colletta che coprirebbe, se va bene e solo per il 2016, poco più del 6% della cifra necessaria a far rientrare Ryanair. Ci chiediamo quale sia la motivazione, anche perchè in questi giorni, ai privati, stanno pervenendo notizie che parlano sempre meno di Ryanair e sempre più di altri vettori, ed in questo intravediamo il disegno di voler in realtà utilizzare questi fondi per altri vettori che dubitiamo possano dare lo stesso riscontro del vettore irlandese. Crediamo sia profondamente ingiusto ad aver costretto i privati ad attivare questa colletta, che certamente può far ben capire alla Regione la determinazione dei privati a voler mantenere i low cost ad Alghero, ma che non risolve affatto il problema.

Invitiamo pertanto l’assessore Deiana a dimostrare il suo “forte impegno” come ha avuto occasione di dichiarare nel corso della propria visita ad Alghero a dicembre, e a far correre le somme che occorrono per recuperare Ryanair; i soldi ci sono, l’UE dice che si può fare, i sardi del Nord Ovest lo chiedono a gran forza, dimostri agilità amministrativa e se deve temporeggiare lo faccia nel trovare una soluzione per Cagliari ed Olbia, e lasci Alghero libera di operare.

 

Stefano Lubrano, 14 Gennaio 2016