Parco Porto Conte, capigruppo maggioranza: «Si acceleri su modifica legge istitutiva»

«Necessario dare una nuova guida al Parco, che ne possa sfruttare appieno le enormi potenzialità».

In una nota stampa, i capigruppo di maggioranza Giuseppe Fadda, Alberto Bamonti, Linda Oggiano e Giampietro Moro, in riferimento alla risoluzione di recente approvazione in Consiglio comunale recante nuove indicazioni sul Parco Regionale di Porto Conte, chiedono una svolta sulla nomina del Presidente.

Con la risoluzione approvata all’unanimità in consiglio comunale si è raggiunto l’obiettivo di impegnare il Sindaco affinché si faccia portavoce presso il consiglio regionale di una celere modifica della legge istitutiva del Parco di Porto Conte. In seguito all’entrata in vigore del dlgs n. 235 datato 31 dicembre 2012, più comunemente noto come legge Severino, infatti si era prodotto un conflitto legislativo tra quanto previsto dallo statuto vigente del Parco e quanto disposto dalla suddetta legge nazionale. Fino ad oggi l’assemblea del Parco, coincidente con il consiglio comunale, doveva scegliere il Presidente obbligatoriamente tra i componenti l’assemblea stessa. La legge Severino ha però previsto tra le altre cose che la carica di consigliere comunale fosse incompatibile con quella di legale rappresentante di enti partecipati, quali aziende speciali, fondazioni e simili. Visto il conflitto tra i due dispositivi di legge, il consiglio comunale, col pieno accordo di tutte le forze politiche, ha segnalato al consiglio regionale l’esigenza di una modifica urgente alla legge istitutiva, in modo da permettere l’elezione di un presidente esterno all’Assemblea e quindi non più incompatibile in base alla Severino. Il consiglio comunale tutto ha manifestato l’importanza del Parco di Porto Conte non solo quale strumento di tutela e salvaguardia del patrimonio naturale, ma anche quale possibilità di sviluppo e crescita armonica dell’economia del territorio. I consiglieri comunali con questo atto hanno voluto sottolineare l’idea condivisa che sia necessario dare una nuova guida al Parco, che ne possa sfruttare appieno le enormi potenzialità. In chiusura vogliamo sottolineare l’auspicio da parte di chi scrive, perchè, anche alla luce della recentissima nascita di due nuovi parchi naturali, in Sardegna venga, finalmente, superata una idea di tutela ambientale costruita tramite “isole” di salvaguardia, sconnesse le une dalle altre e slegate dal territorio circostante, fino ad arrivare alla realizzazione di una vera e propria rete ecologica regionale.

Giuseppe Fadda, Alberto Bamonti, Linda Oggiano, Giampietro Moro.

11 Novembre 2014