Palcoscenico tutto dei Camberra: e’ cosi che si insegue un sogno
Per scaramanzia non parliamo di consacrazione sulla scena musicale nazionale, ma visti i presupposti, i risultati, l’interesse della critica e il loro approccio umano, siamo convinti che questi ragazzi calcheranno i palcoscenici più prestigiosi del panorama artistico italiano. Sono 4 piccoli grandi amanti della musica, che si incontrano tutti i giorni per consolidare il loro affiatamento musicale: Andrea Caria, il più piccolo del gruppo, cantante; Valerio Rosati, batterista, nella cui abitazione i ragazzi hanno la sala prove; Angelo Meloni, bassista, e dulcis in funo Giovanni Farris seconda chitarra. Algheresi, giovani, talentuosi. Continuano ad essere ospiti nei vari locali della città di Alghero e hinterland; con il ricavato della serata riempiono il salvadanaio e utilizzano i risparmi per viaggiare e proporsi nei festival, nei concorsi nazionali, non si fermano un minuto. Nella loro sala prove fantasticano, sognano, buttano giu pensieri e parole, poi quando salgono sul palco abbandonano le paure e lasciano spazio al vero scopo della loro musica: divertirsi e comunicare al pubblico la loro fede quasi religiosa nella musica. All’ultimo festival è stata ovazione: Piombino gli ha regalato il primo premio, sono saliti sul gradino più alto del podio, in barba a tanti artisti e ai 13 finalisti con i quali hanno gareggiato a suon di note.
E poi la consacrazione è arrivata, non ci credevano, ma i Camberra hanno ottenuto la loro prima grande vittoria. E ora si apre uno scenario davvero importante: il primo videoclip che registreranno a breve, sulle note di Cosmonauta, il loro ultimo singolo. Poi inzia la proposta commerciale vera e propria con l’invio dei brani su 500 radio italiane e qui testeranno il gradimento del pubblico nazionale. Un passaggio importante, quel famoso treno sul quale bisogna salire per non lasciare niente di intentato. Sapete cosa ha portato loro fortuna? Quando si affrontano sfide come queste, c’è sempre un oggetto che diventa simbolo scaramantico. Papirus è il loro porta fortuna. Nell’hotel dove alloggiavano prima di esibirsi durante la finale di Piombino, hanno notato una particolarità: un tipo di carta igienica colorata, un marron papiro tenue. Quella carta igienica, che hanno portato con loro fino ad Alghero, è stata provvidenziale. Papirus diventa per loro la canzone del vecchio cartone animato, e si trasforma in canto esortativo. Un papirus provvidenziale, ma la verità è che questi ragazzi avrebbero vinto anche senza papiro. La loro bravura è indiscussa, e visto che per sfondare non serve solo il papiro, ma anche tanta fortuna, noi gliela auguriamo tutta, tutta quella che ci vuole per realizzare un sogno. Li possiamo sentire anche questo fine settimana a partire da domani all’Arca music Bar, sabato sera al Caffè dei Pazzi e Domenica al Lazaretto.