Multe proporzionate al reddito, presentata la proposta di legge

Quanto costa un multa? “Dipende dall’infrazione”, si dirà, ed è certamente vero. Così come è vero che 100 euro possono valere nulla per un manager, mentre sono una maledizione per chi non ha lavoro. Fuor di retorica, la sanzione può perdere il suo valore di deterrenza su alcuni soggetti, mentre può essere eccessivamente penalizzante per altri. Per questo motivo Michele Dell’Orc (Movimento 5 Stelle) ha depositato in Commissione trasporti una proposta di legge che vuole rendere proporzionata la sanzione pecuniaria al reddito dell’automobilista.

Pagare in base al reddito, in realtà, costituisce un problema non da poco se si considera il tasso di evasione fiscale del nostro paese. Per questo motivo, spiega Dell’Orco, “in ragione delle difficoltà relativamente all’incrocio di dati tra amministrazioni e dell’ampiezza del fenomeno dell’evasione ed elusione fiscale, si intende fondata su un parametro induttivo della condizione economica: la potenza del veicolo guidato”. Insomma, se l’auto in seconda fila è un Suv è un conto (salato), se è una city car è un altro.

Il precedente storico esiste, eccome. In Finlandia può accadere che un eccesso di velocità costi la bellezza di 20.500 € a un ricco imprenditore che ha attraversato a 67 km/h una strada con limite a 30 km/h. Nel paese finnico le multe vengono commisurate allo stipendio dell’automobilista – che è pubblico – e al numero degli ospiti della vettura. Il sito web della polizia finlandese mette a disposizione degli indisciplinati una pagina che calcola automaticamente il dovuto.

Erasmo D’Angelis, sottosegretario ai trasporti, ha osservato che “siamo il paese più indisciplinato in Europa, abbiamo ogni anno quasi 80 milioni di multe, dobbiamo continuare con l’opera di prevenzione e di sicurezza, puntando sulla deterrenza”. A patto che la multa possa fare paura a tutti, anche ai più ricchi.

Tratto da www.fanpage.it ©

12 Ottobre 2013