Monte Doglia: scout da Girona ripuliscono una vecchia postazione militare

Durante un'attività di scambio con il gruppo scout Agesci Alghero 2 i giovani scout provenienti dalla Catalogna si sono impegnati in un servizio nella zona del Parco di Porto Conte.

Hanno lavorato duro per mezza mattina, ma alla fine ne è valsa la pena: una vecchia postazione militare di Monte Doglia ora è pulita e ammirabile in tutta la sua completezza strutturale. Merito di un gruppo di giovani scout provenienti da Girona che durante un’attività di scambio con il gruppo scout Agesci Alghero 2 hanno svolto un’attività di servizio all’interno del Parco di Porto Conte. Determinante la collaborazione della sezione locale del Gruppo Fai di Alghero che con i suoi esperti ha dato importanti indicazioni su come pulire e bonificare da terra e sterpaglie l’area.

“Desideriamo ringraziare ufficialmente i giovani scout catalani-commenta il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale-per il grande lavoro svolto che ha consentito di restituire alla visibilità di tutti e al suo decoro originario un pezzo di storia dei luoghi del Parco, nel caso specifico una vecchia postazione militare risalente alla seconda guerra mondiale. Naturalmente grazie anche agli scout algheresi che hanno coordinato l’organizzazione e con i quali ormai da qualche anno abbiamo sottoscritto un apposita convenzione attraverso al quale si portano avanti tante iniziative che promuovono e valorizzano il Parco”.

L’azione di volontariato ha consentito inoltre, di rendere ancora più bello un sentiero che l’Ente Parco sta promuovendo e attrezzando per la fruizione dove natura e storia umana si fondono insieme. Installato davanti alla postazione ripulita anche un pannello informativo sulla storia delle postazioni militari sparse lungo i sentiero del Parco. A breve verrà promosso e valorizzato, come detto, il sentiero ad anello che salendo da Monte Palmavera, gira poi intorno a Monte Murone per riscendere sul costone di Monte Des Daus. E’ stata realizzata una mappa apposita in collaborazione sempre con il gruppo Fai di Alghero che ha contribuito anche alla pubblicazione di un volume della collana “i quaderni del Parco di Porto Conte” intitolato “1943: fortini a Porto Conte. Non solo natura quindi, ma anche storia umana.

Prosegue quindi, la missione del Parco di Porto Conte nella valorizzazione dei gioielli naturali e storici dell’area protetta nell’obbiettivo comune di renderli fruibili e identificabili. Una grande opportunità per offrire ai potenziali turisti e visitatori una molteplicità di occasioni per godere appieno del territorio protetto che è poi quello della Riviera del Corallo che non è solo mare e spiagge, ma anche tanta storia e tanta natura incontaminata.

8 Maggio 2014