Mondorurale in tilt: le borgate sfiduciano Natacha Lampis

I tre comitati di borgata, Sa Segada – Tanca Farrà, Maristella e Guardia Grande – Corea chiedono ufficialmente il ritiro della delega alle borgate all'assessore Natacha Lampis.

I tre comitati di borgata, Sa Segada – Tanca Farrà, Maristella e Guardia Grande – Corea chiedono ufficialmente al Sindaco Bruno il ritiro della delega alle borgate all’assessore Natacha Lampis.

«La situazione già precaria degli ultimi mesi è precipitata in questi giorni, quando la Lampis, all’insaputa di Comitati e associazioni di Borgata, ha predisposto il calendario degli eventi per la rassegna denominata “Mondorurale” – scrivono i comitati in una nota congiunta -. Date precise, all’interno di spazi di proprietà regionale come saloni di borgata, gestiti da associazioni e comitati, che non ne sapevano nulla. Eventi organizzati da comitati i cui presidenti in carica e la maggioranza dei consiglieri non ne sapevano nulla».

«Perché accade questo? Il problema è che Natacha Lampis persevera nel privilegiare come interlocutori personaggi che, singolarmente, non rappresentano democraticamente le borgate. Deve finire la storia che, siccome sono tuo amico di famiglia o galoppo per te, vengo scelto come interlocutore anziché i presidenti dei rappresentanti eletti dai cittadini. Il messaggio che lancia la Lampis è molto negativo e disgregante. Ci chiediamo il motivo per il quale la signora si sta accanendo in questo modo per mettere zizzania nell’agro quando sarebbe sufficiente allontanare chi non ha titolarità di rappresentanza per andare tutti d’amore e d’accordo, come stanno facendo i tre comitati di borgata eletti».

Antonio Zidda, Presidente del Comitato di Borgata di Sa Segada – Tanca Farrà e del Comitato Zonale Nurra: «Ci siamo ritrovati con una brochure ufficiale tra le mani, con date precise per eventi da svolgersi a Sa Segada, senza che nessuno di noi lo sapesse. Per esempio, il 6 novembre è in programma un workshop di Coldiretti e CIA ma la nostra sala è già prenotata da tempo per un battesimo. Interpellata al telefono, la Lampis risulta poi arrogante, scortese e sboccata, utilizza linguaggi non consoni al suo ruolo arrivando persino al turpiloquio nei confronti del presidente di un ente pubblico del territorio. Ma è il modo di fare? A questo punto salta anche l’impegno che ci eravamo presi per l’8 novembre in borgata: il Comitato di Sa Segada – Tanca Farrà ha deciso di non collaborare e che il salone non è disponibile a queste condizioni».

Pina Congiu, Presidente del Comitato di Guardia Grande – Corea: «Nelle borgate ci sono degli equilibri da rispettare da sempre. Non si possono scavalcare associazioni o persone elette in borgata a favore di persone vicine alla Lampis a titolo personale. Grande improvvisazione poi: l’invito alla conferenza stampa per esempio, è giunto ai comitati la sera alle ore 20.04 per il mattino del giorno successivo alle ore 10.30, come se le persone fossero a disposizione con così breve preavviso, considerando che i comitati sono di puro volontariato e che ognuno ha i propri impegni di famiglia e di lavoro».

Francesco Dore, Presidente della storica Associazione di Guardia Grande: «Le date fissate in borgata per il 28 e 29 novembre non sono state in alcun modo concordate con noi e la possibilità di realizzare un evento da parte di rappresentanti di altre borgate nel nostro Salone è ancora tutta da verificare».

Tonina Desogos, Presidente del Comitato di Maristella: «La nostra manifestazione, Ora et Labora, Maristella borgata dell’olio di oliva di domenica 18 ottobre, si farà perché già prevista ben prima del tardivo bliz della Lampis. E’ organizzata dal nostro Comitato e dalla nostra associazione EduEcoAgroMaris. Ci siamo prestati ad avere il cappello di “Mondorurale” auspicando la collaborazione dei nostri amici dei Comitati di Borgata ma, visti i presupposti, ci chiediamo se sia stata una decisione saggia poiché noi siamo per l’unione tra le borgate non a parole, ma con i fatti».

15 Ottobre 2015