Mentre i politici se la menano il popolo resta sul baratro

Il sindaco di Firenze ha gridato con coraggio l’allarme sulla gravità che l’immobilismo politico sta generando nonostante la crisi: “Si sta perdendo tempo prezioso”. Intanto i parlamentari continuano a disinteressarsi dell’aggravarsi della economia nazionale, dell’aumento della disoccupazione, della perdita del lavoro per la chiusura di una infinità di piccole e grandi aziende, di una infinità di suicidi di imprenditori incapaci di far fronte ai debiti poichè non riescono a riscuotere i crediti soprattutto quelli dello stato.

Secondo il presidente regionale della Confesercenti Marco Sulis “è sconcertante l’atteggiamento rigido delle forze politiche di fronte a un Paese allo stremo, a milioni di famiglie ridotte alla fame e incapaci di arrivare alla fine del mese pur conducendo una vita normale e senza sprechi, ai tantissimi giovani che hanno perso la speranza e non sanno che cosa significhi lavorare, nonostante molti di loro siano in possesso di una laurea e talvolta di due. Per non parlare dei pensionati. Comprendiamo – continua Marco Sulis- le difficoltà in cui deve muoversi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ma siamo scettici circa i risultati che potranno arrivare dai suggerimenti dei dieci saggi. All’Italia occorre un Governo, subito, per affrontare e possibilmente risolvere una serie infinita di problemi urgenti”.

Perdura al momento una situazione di totale stallo poiché non vengono assunte decisioni atte alla produzione di posti di lavoro, di beni e servizi che possano contribuire a rilanciare l’economia nazionale. “Le imprese- conclude de il presidente Marco Sulis- sono piegate dal peso di una tassazione insostenibile e di un costo contributivo del lavoro ormai proibitivo. Le imprese vanno incentivate e messe al centro dello scenario economico, in modo tale che possano reggere il confronto con i competitor del mercato internazionale”.

5 Aprile 2013