M.Grazia Salaris: “La Sinistra ha parcheggiato la nostra Ferrari. Riprendiamocela!”

«Riaccendiamo il motore della nostra Ferrari che la sinistra ha parcheggiato» Intervento di Maria Grazia Salaris nella piazza del Mercato alla Pietraia.

Festa della mamma in piazza per la coalizione di centro destra e sardista che, nel tardo pomeriggio di ieri, si è presentata agli elettori nel quartiere della Pietraia. Dopo l’introduzione del consigliere regionale Marco Tedde e il saluto dei rappresentanti delle liste che compongono lo schieramento, la parola è passata al candidato sindaco: «Oggi è la festa della mamma, è la festa di colei che genera la vita – ha detto – è un messaggio importante quello che possiamo far partire oggi da questa piazza: Alghero ha primariamente bisogno di essere rigenerata. Abbiamo lasciato Alghero tre anni fa che aveva il motore di una Ferrari. Abbiamo lavorato per 10 anni al fianco del sindaco Tedde per portare la nostra città ad essere forte, presente sui mercati internazionali. Ci hanno riconsegnato una carretta vecchia, sporca e abbandonata.

È stato spento il motore, sono state spente le luci ed è stata parcheggiata dall’amministrazione di sinistra e dimenticata». «L’obiettivo di quella pseudo coalizione che oggi si presenta divisa in quattro parti, capeggiate da quattro candidati sindaco con quattro progetti completamente diversi per la città, è stato fin dall’inizio quello di far cadere il sindaco Lubrano nell’ambito di pochi mesi. Sono incapaci di portare avanti qualsiasi progetto amministrativo». «La lotta di potere era talmente forte che non ha lasciato altre vittime se non la nostra città. E oggi qualcuno pensa di tornare in auge proponendosi come il salvatore della patria. Ma dobbiamo spiegargli che il suo progetto è quello che ha portato la città in questo stato disastroso. Noi non ci faremo spaventare. Ci rimboccheremo le maniche e faremo ripartire i settori delle manutenzioni, nettezza urbana, decoro urbano. Perché vogliamo rendere la nostra città la Ferrari che era un tempo, la Ferrari del turismo in Sardegna». «Per noi la poltrona di sindaco non è uno status sociale. Per noi è un sacrificio che facciamo volentieri, mettendo in discussione il tempo per la nostra famiglia. Dobbiamo farlo per i nostri bambini, i nostri giovani.

Non possiamo permetterci di abdicare, perché abdicare oggi significherebbe lasciare a loro un futuro scuro». «Questi signori che hanno ridotto la città in macerie, hanno portato la gente a non credere più nella politica, hanno portato i nostri cittadini a pensare che in politica siamo tutti uguali. Non siamo tutti uguali. Noi abbiamo la dignità, la faccia pulita, l’onestà intellettuale di poterci ripresentare perché i 10 anni dell’amministrazione Tedde sono il rimpianto più grande che ha questa città. Aver ricostruito una coalizione omogenea, con simboli nuovi, con il Partito sardo d’Azione che ci onoriamo di avere al nostro fianco. Con l’onorevole Tedde in consiglio regionale, non avremo bisogno di andare e tornare da Cagliari come qualcuno annuncia di voler fare per nostalgia». «Noi abbiamo i nostri interlocutori e speriamo che il presidente Pigliaru ascolti le istanze dei territori. Dobbiamo avere la forza, i progetti. Dobbiamo rifare un ufficio programmazione serio che è stato completamente cancellato. I progetti già finanziati, in questo momento rischiano di perdere le risorse per incapacità amministrativa e soprattutto per miopia totale della politica». «Io non vinco da sola, vinco con voi, vinco con tutta la nostra città».

Redazione, 12 Maggio 2014