«Ryanair e Sogeaal, la situazione si complica»

L'opinione di Umberto Borlotti, ex direttore generale della Società di Gestione dell'Aeroporto di Alghero

La vicenda che interessa la Sogeaal e lo sviluppo del traffico aereo credo si stia complicando e non semplificando. Dagli atti e dichiarazioni di questi ultimi giorni la Giunta della R.A.S. si sta muovendo secondo queste direttrici:  con la delibera 45/1 del 2/8/16 ha predisposto un disegno di legge propedeutico alla privatizzazione della società la cui apprvazione è calendarizzata per la fine di agosto; Sembra fiduciosa di ricevere la proposta del potenziale soggetto privato; Il disegno di legge avrà effetto solo in caso di presentazione di un’offerta ben definita. Contemporaneamente è impegnata nel perfezionare (velocemente ?) modalità di incentivazione a favore dei low-cost per tentare di evitare la chiusura della base Ryanair.

Ma queste direttrici potrebbero confliggere. Il 7 di settembre si potrebbe infatti registrare uno di questi ipotetici scenari:

a) nessun privato manifesta interesse quindi: o si proroga (ma ormai sono venute meno le preoccupazioni dei potenziali privati in relazione alla procedura d’infrazione) o la società rischia il fallimento non avendo l’attuale proprietà pubblica opzionato le quote per riportare il capitale sociale a quello nominale previsto dalla convenzione legata alla Concessione quarantennale (e comunque almeno quanto previsto dal Codice civile);

b)  qualche importante privato manifesterà il suo interesse e di conseguenza la RAS non potrà più erogare tutti i contributi di co-marketing perché sarà onere del privato, dal quale ci aspettiamo cose miracolose!;

c) in caso di mancata privatizzazione la RAS non potrà concedere contributi di co-marketing ad una società in stato di potenziale fallimento;

Inoltre la citata delibera 45/1 cita un piano industriale redatto dalla società Deloitte che interessa il periodo 2016-2027 dove emerge che: “ in estrema sintesi, a seguito di un efficientamento della struttura organizzativa, perseguita anche con la riduzione dell’incidenza degli oneri del personale…”; Da qui due interrogativi: la società oggi non è efficiente ed ha costi del personale (quindi nr di dipendenti) eccessivo?;  il piano prevede un calo di traffico e di conseguenza meno personale? Nel frattempo, senza indugi la società di gestione dell’aeroporto di Pescara ha perfezionato il rapporto con Ryanair. Forse è necessaria maggiore chiarezza e trasparenza.

Umberto Borlotti, 7 Agosto 2016