Lavorare in Comune per riparare a un illecito

Convenzione tra Palazzo Ducale e il Tribunale di Sassari per accogliere cittadini che devono scontare la pena del lavoro di pubblica utilità.

In 100, su richiesta, potranno svolgere attività di pubblica utilità a favore della collettività lavorando gratuitamente all’interno del Comune di Sassari. Lo consente la convenzione siglata ieri dal sindaco di Sassari Nicola Sanna e dal presidente del Tribunale di Sassari Pietro Fanile. La normativa italiana prevede, infatti, che il giudice di pace possa applicare, su richiesta dell’imputato, la pena del lavoro di pubblica utilità, che consiste nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere nelle strutture dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni o enti e organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato.

Anche il Codice della strada prevede che il giudice togato possa, su richiesta dell’imputato, condannare alla pena del lavoro di pubblica utilità. Il lavoro di pubblica utilità, come modalità di riparazione del danno collegata all’esecuzione di diverse sanzioni e misure penali, viene applicato nei casi di violazione del Codice della strada, nei casi di violazione della legge sugli stupefacenti, come obbligo dell’imputato in stato di sospensione del processo e messa alla prova, congiuntamente alla pena dell’arresto o della reclusione domiciliare, e anche come obbligo del condannato ammesso alla sospensione condizionale della pena.

Sulla scorta di questi dettami, Comune e Tribunale di Sassari si sono accordati affinché i vari settori del Comune possano ospitare quanti verranno inviati dai giudici o chiedessero la sospensione del processo con messa alla prova. La convenzione, che avrà la durata di cinque anni, prevede che il Comune possa accogliere fino a un massimo di 100 persone alle quali sarà garantita l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali nonché quella sulla responsabilità civile verso terzi. Il Comune, inoltre, garantirà quanto previsto dalla normativa in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, cioè medico competente, formazione, eventuali dispositivi di protezione individuale e altro ancora.

«Può rappresentare una opportunità per coloro che hanno commesso un illecito – afferma il sindaco Nicola Sanna – e consente al cittadino condannato o imputato di riavvicinarsi alla comunità, rafforzando il senso civico. Si potrà così “pagare” il proprio debito con la giustizia e, contemporaneamente, svolgere un’attività a favore della collettività».

«Sono fortemente convinta della grande utilità di questa convenzione – afferma l’assessora alle Politiche per l’innovazione e al Personale Amalia Cherchi – che non solo mette a disposizione l’intera struttura, ma sarà anche un aiuto determinante nell’ambito dei servizi svolti dall’amministrazione stessa verso la cittadinanza». Chi svolgerà questa attività nel Comune di Sassari potrà essere impiegato a supporto delle attività amministrative, delle attività di ricezione e pulizia, delle attività a carattere tecnico, di quelle manutentive di quelle di presidio del territorio.

18 Settembre 2016