L’acquisto di un immobile e l’atto notarile, quanto si spende?

Uno degli obiettivi primari di ogni individuo è certamente quello di costruirsi una casa, di avere un posto tutto suo dove abitare, insieme alle persone che ama. Finché si sta in affitto, infatti, non si ha mai l’impressione di aver davvero gettato le basi di una vita stabile, o comunque di aver messo radici in un luogo preciso.

Sono le fondamenta che ci fanno sentire appartenenti a un luogo e comprare casa è l’unica cosa che ci può far sentire così, sebbene comporti una spesa che ci si porta spesso dietro per tutta la vita.

I privilegi di avere un immobile di proprietà sono tanti e dipendono anche dal fatto che spendere soldi per un bene di valore vuol dire anche, in molti casi, investire su quel bene. Le nostre risorse sono impiegate per comprare, mattone dopo mattone, una struttura che resterà noi, potenzialmente per sempre.

Purtroppo, oltre al valore dell’immobile, spesso le persone non tengono conto di alcune spese aggiuntive che vanno considerate all’atto dell’acquisto. Oltre al prezzo della casa, infatti, bisogna pagare il notaio (i servizi notarili sono obbligatori per legge e sono questi a dare valore all’atto di proprietà) e tutte le imposte previste dalla legge.

Vediamo in breve quali sono le spese effettive nel momento dell’acquisto di un immobile, facendo anche un esempio concreto, affinché tutto risulti il più chiaro possibile, è da tener conto anche costo del notaio per l’acquisto della prima casa.

Atto notarile e imposte: quanto spenderemmo per una casa dal valore di 100 mila euro?

Stiamo comprando casa per la prima volta, questa è la situazione immaginaria in cui ci troviamo, e l’immobile ci costa 100 mila euro. Come abbiamo scritto in precedenza, non spenderemo soltanto 100 mila euro, perché a questi soldi dobbiamo aggiungere le tasse e l’atto notarile.

Ci sono due possibili scenari da considerare.

Transazione tra privati

Le spese sono le seguenti:

costo dell’immobile (100 mila euro)

imposta di registro, equivalente al 2% del valore catastale (500 x 115,5 = 57 750 x 0,02 = 1155 euro)

imposta ipotecaria (50 euro)

imposta catastale (50 euro)

Il totale da spendere è quindi 101 255 euro.

Acquisto dell’immobile da un’impresa

Le spese sono le seguenti:

costo dell’immobile (100 mila euro)

imposta di registro (200 euro)

imposta ipotecaria (200 euro)

imposta catastale (200 euro)

Iva (100 mila x 0,04 = 4000 euro)

Il totale da spendere è quindi 104 600 euro.

Ai calcoli effettuati bisogna comunque ancora aggiungere il compenso che dovrà essere versato al notaio come professionista. Il suo onorario varia a seconda del valore e del costo di vendita del bene in questione.

Dal momento che il notaio sostiene pure delle spese e che sono tante le operazioni che deve fare affinché la transazione e il relativo passaggio di proprietà vadano a buon fine, spesso la sua parte può arrivare a circa l’1% della spesa complessiva. In questo caso il costo del notaio per l’acquisto della prima casa sarà di oltre mille euro.

Esistono degli incentivi statali per l’acquisto di immobili di nuova costruzione o di classe energetica avanzata, che permettono di detrarre fino al 50% dell’Iva dal calcolo dell’Irpef.

21 Gennaio 2020