“La verità sulla lottizzazione del Colle di Calabona”

Giunge in redazione la lettera del Sig. Giovanni Ninniri. La riportiamo integralmente.

Riportiamo integralmente la lettera del Sig. Giovanni Ninniri in merito alla lottizzazione del Colle di Calabona.

La verità sulla lottizzazione del Colle di Calabona. Dal 1997 i lottizzanti non hanno potuto fruire dei propri diritti. Chi scrive è uno dei proprietari dei lotti di terreno sul colle. Nel lontano 5 giugno 1980 il notaio, alla stipula del rogito, mi chiese di allegare il certificato di destinazione urbanistica del lotto di terra, rilasciato dall’ufficio tecnico di Alghero. Tale certificazione sarebbe servita anche per quantificare la tassa di registro che per quel piccolo appezzamento di terreno mi costò ben 14 milioni e quattrocento mila lire (per la sua edificabilità), oltre la somma che pagai per la proprietà del terreno pari a lire 180.000.000. Il certificato di destinazione urbanistica però indicava la nomina di un tecnico incaricato di redigere il piano di lottizzazione. Ed infatti tale piano di lottizzazione fu approvato con la delibera 71 del 4 ottobre 1997, dichiarata dal co.ci.co con nota del 4 febbraio 1988 prot. 000412/15, esente da vizi di legittimità.

Dopo l’approvazione della lottizzazione sono passati inutilmente 20 anni senza poter esercitare il diritto di edificare, resta solo il dovere di pulizia e di versamento delle tasse salate, perché il terreno è “edificabile”. Finalmente il 13 gennaio dello scorso anno codesta amministrazione, rendendosi conto della palese ingiustizia subita dai 50 lottizzanti, ottiene dal consiglio comunale la presa in esame della famigerata lottizzazione. Da allora sono trascorsi ancora 16 mesi e mi chiedo quanto tempo dovrà ancora trascorrere prima che i nostri diritti vengano riconosciuti.

Giovanni Ninniri

13 Giugno 2018