La terapia della musica, il disco di vinile per viaggiare nel tempo

Andare alla scoperta di un passato bello e recente, capace di far battere il cuore e far scendere anche qualche lacrimuccia, è un’attività affascinante e tutto sommato semplice. Il veicolo ideale a bordo del quale compiere questo viaggio impossibile è rappresentato dalla musica. Negli ultimi tempi è in corso una profonda riscoperta dei dischi di vinile, con quelle loro sonorità corpose e i grandi nomi del rock e del blues bene impressi sulle copertine. Tutto questo proprio mentre in radio, tv e sul web spopolano certe melodie dai testi stringati e caratterizzate da sound elettronici e piuttosto scarni. Cercare rifugio tra i dischi di vinile, frugando negli scatoloni nei negozi-nostalgia, sembra proprio la ‘soluzione finale’ per resistere all’avvento della modernità: una tendenza collettiva e di respiro internazionale, che ha innescato e permesso la rinascita dell’intero settore (comunque di nicchia).

Una storia lunga, fatta di sfide e rinascite

Se verso metà del secolo scorso i vinili erano i padroni della scena musicale, intorno agli anni ‘Novanta è accaduto qualcosa che ha ribaltato la situazione: con lo sviluppo delle tecnologie digitali i dischi hanno assunto l’aspetto di ‘nobili relitti’. In principio a prendere il sopravvento furono CD e musicassette, che avevano il merito di essere piccoli e maneggevoli oltre a quello di poter contenere molte ‘tracce’, poi sono arrivati i grandi portali web e i circuiti dedicati. Oggi la musica si acquista soprattutto online, attraverso piattaforme simili a quelle dove trovare giochi digitali e app dedicate al meteo o alla cucina. E’ passato il tempo ed è emerso un dato interessante: la qualità audio dei dischi di vinile si dimostrava molto alta, anche a confronto con supporti digitali di qualità. Questa caratteristica abbinata alla nostalgia del passato ha consacrato una rinascita in piena regola, che ha riguardato anche i vecchi impianti d’ascolto.

Le collezioni di grido e il riciclo creativo

Il disco di vinile è un vecchio leone: ha fatto la sua comparsa sulla scena commerciale negli anni Quaranta del secolo scorso. Per molti rappresenta un’icona di gioventù, che ha raccontato l’epoca d’oro della musica popolata da band del calibro di Pink Floyd, Led Zeppelin e Cream ma non solo. Negli ultimi anni giovani artisti e big hanno iniziato a realizzare versioni in vinile degli album – oltre a quelle digitali – poiché hanno compreso le potenzialità di questo ritorno di fiamma. Guardate in soffitta, probabilmente avete anche vio qualche baule pieno di cianfrusaglie: controllate che in mezzo a tante cose inutili non ci siano anche dei preziosi vinili da riesumare. Fateli vedere a un esperto, potrebbero valere poco o molto.

Ma in caso aveste dei doppioni, qualche esemplare rovinato o che proprio non vi piace potreste sempre valutare il riciclo creativo. Piegando il vinile utilizzando il calore (questo materiale si presta a essere plasmato) si potranno ottenere vasi, ciotole e oggetti d’arredamento vintage. Anche realizzare un orologio da parete con un vinile è semplice: basta incollare sul retro il meccanismo da orologio e dal foro del disco far passare le lancette. Le fashion addicted potranno invece creare un porta-orecchini da muro: fori e spilli serviranno ad appenderne ciascun paio così da averli sempre in vista per completare un outfit.

16 Gennaio 2020